«Ora ci stiamo integrando i blocchi non ci sono più»
Calcio Lega Pro: il portiere Giuseppe Messina spiega i progressi della Reggiana «Mi sono emozionato, nella prima amichevole: rientravo dopo un lungo stop»
CASTELNOVO MONTI. Per difendere la porta granata è stata chiamata dalla Pro Patria la coppia Feola-Messina. Il siciliano Giuseppe Messina è tornato protagonista tra i pali nella gara in famiglia di sabato dopo il grave infortunio occorsogli lo scorso campionato (nella gara con l'Entella) e per questa nuova avventura in maglia granata è pronto a giocarsi un ruolo da protagonista.
Vuole presentarsi ai tifosi?
«Vengo dal Catania dove sono stato sei anni nel settore giovanile e quando sono arrivato nella Primavera sono stato chiamato ad allenarmi con la prima squadra. Due anni fa ho giocato per mezza stagione a Milazzo, in Seconda divisione, per approdare alla Pro Patria nello scorso campionato. Sono un portiere a cui piace molto uscire e proprio in una uscita mi sono rotto un legamento crociato».
Come va ora il ginocchio?
«Ora è tutto sistemato».
A Catania ha conosciuto da vicino la serie A?
«Sì, ho fatto allenamenti insieme ad Andujar che è una bellissima persona e mi ha dato tanti consigli: devo a lui il fatto di essere cresciuto molto in questi anni. Oltre a lui ricordo Gomez, un giocatore che nonostante la sua classe ed il suo valore era sempre disponibile con tutti».
Perché la scelta di venire a Reggio?
«Innanzitutto è una bella piazza per fare calcio poi sono stato convinto dal dg Ferrara a prender parte a questa nuova avventura insieme a tanti miei compagni bustocchi».
Vi portate gerarchie da Busto oppure vi giocherete il posto partita per partita?
«Ci conosciamo bene io e Feola, siamo ottimi amici e chi farà meglio in allenamento meriterà di giocare. Ovviamente sarà il mister a scegliere».
Come ha visto, stando tra i pali, la prima uscita stagionale della Reggiana?
«Per me è stata la prima partita dopo l'infortunio e c'era un po' d'emozione. E’ ancora presto per farsi un giudizio di questa squadra ma è davvero un bel gruppo».
Parte della difesa la conosceva ma coi nuovi, ad esempio De Giosa, c'è già intesa?
«Pian piano iniziamo a conoscerci fra giocatori ed il feeling con la difesa arriverà nel giro di poco tempo».
Chi vorrebbe diventare "da grande"?
«Un numero uno in stile Neuer perché in questo momento è il più forte e sa interpretare il ruolo moderno del portiere che è quello di fare, all'occorrenza, anche il difensore aggiunto e di impostare».
Juri Panciroli