Prandelli rinnova per altri due anni «Scusate il ritardo»
Italia: ritoccato del 10% l’ingaggio del commissario tecnico Per la prima volta diritti d’immagine condivisi con la Figc
FIRENZE. Ai Mondiali col rinnovo. «Scusate il ritardo ma ho appena firmato il nuovo contratto». Così Prandelli presentandosi nell'Aula Magna di Coverciano un'ora dopo il consueto inizio delle conferenze stampa. Quella del ct è l'ufficializzazione - con la firma - di un accordo raggiunto tre mesi fa, preannunciata poche ore prima della chiusura formale dal presidente federale Abete, arrivato a Firenze per lo ‘Sponsor Day’ ma anche e soprattutto per mettere nero su bianco il prolungamento del rapporto con Prandelli per altre due stagioni, fino agli Europei 2016.
«È la giornata buona per farlo - aveva detto in mattinata Abete - anche se dopo la stretta di mano la firma è solo una formalità. Tra noi ci sono convinzioni profonde». Prandelli non ha voluto entrare nei dettagli ma qualche indiscrezione trapela: aumento del 10% dello stipendio che si aggirava sul milione e 300.000 euro, nessuna clausola inserita, neppure legata all'esito del Mondiale. «Ora abbiamo un obiettivo troppo importante, concentriamoci su questo, di tutto il resto parleremo più avanti». Unica eccezione: la questione dei diritti d'immagine perché quanto sottoscritto tra la Figc e Prandelli rappresenta una prima volta. «La mia disponibilità c'era già da tre mesi, questo periodo è servito per formulare il contratto, la Federazione ha voluto coinvolgermi anche sui diritti d'immagine, l'attesa della firma è dipesa da questo». Ha spiegato: «D'ora in poi le iniziative saranno decise contestualmente per poter valutare insieme ogni proposta futura». Tradotto, si deciderà e attuerà tutto in condivisione e per questo ci sarà pure potere di veto reciproco. Quanto all'aspetto economico sarebbe suddiviso 50 e 50 ma per qualcuno la percentuale a favore di Prandelli sarebbe maggiore. Di sicuro è il primo contratto di questo tipo sottoscritto tra la Figc e un ct che in questo caso ha accettato di gestire il diritto soggettivo insieme alla stessa Federazione: ad esempio Marcello Lippi lo faceva per conto suo. La permanenza prolungata di Prandelli dovrebbe portare la Nazionale al centro di un nuovo progetto federale: «L'obiettivo è quello - ha ammesso - parleremo di tutto in modo più approfondito da settembre». Quando saranno anche affrontate le problematiche di cui soffre il calcio italiano da tempo: non a caso Abete ha evidenziato come nella finale di Champions fra Real e Atletico Madrid ci fossero in campo ben 13 spagnoli, il che la dice lunga sulla sempre maggior forza e identità del calcio iberico. «È un problema non solo della Nazionale ma del calcio italiano - ha sospirato Prandelli - ma ora la priorità va data al grande evento brasiliano. Se il nuovo accordo mi darà più forza? Un Mondiale va oltre. E un giocatore non può né deve essere condizionato dal contratto di un ct, competizioni del genere generano in tutti grandi motivazioni a prescindere».