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Vinceti: «Lasciamo ma a testa alta»

COLORNO (Pr.) Le lacrime di De Luca, di Oppido, di Torelli e di tanti altri valgono più di mille parole al termine dell’incontro che sancisce la retrocessione in Promozione dell’Arcetana. I giocatori...

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COLORNO (Pr.) Le lacrime di De Luca, di Oppido, di Torelli e di tanti altri valgono più di mille parole al termine dell’incontro che sancisce la retrocessione in Promozione dell’Arcetana. I giocatori del Colorno cantano e si fanno i gavettoni. Quelli in divisa verde piangono, o guardano fisso nel vuoto appoggiati al muro degli spogliatoi. Parla Paolo Vinceti, allora. Cuore biancoverde, arrivato ad ottobre, che non è riuscito nell’impresa di salvare la sua squadra: «Potevamo chiuderla evitando di riportare in vita un Colorno che sembrava allo sbando – esordisce il mister – purtroppo gli episodi fanno sempre la differenza e stavolta ci hanno condannato. Ai miei ragazzi non ho nulla da rimproverare, hanno giocato bene e l'avevamo preparata esattamente così. A malincuore retrocediamo, anche se questo fa parte del gioco».

Salvare l’Arcetana sarebbe comunque stata un’impresa storica, dopo una stagione piena di travagli: «E’ stata già un’impresa portare la squadra a giocarsi i play out – spiega Vinceti – in questa partita però merito al Colorno che si è salvato, mentre noi usciamo a testa alta. Mi dispiace per la dirigenza e per la società. Cos’è mancato quest’anno? Non voglio dire fortuna che è il termine sbagliato – conclude il mister Vinceti – però in certi momenti gli episodi ci sono girati un po’ troppo a sfavore». (r.t.)