Ora i granata giocano per la conferma
Non ci sono altri interessi di classifica se non la conquista del decimo posto ma è il momento delle scelte per il futuro
REGGIO. Proviamo a parlare di calcio ebbene Vicenza-Reggiana vale per la classifica dei biancorossi (43 punti) che sognano l’aggancio alla Cremonese (47) ma nello stesso tempo difendono l’attuale quarto posto dall’assalto di SudTirol (43), Como (41) e Savona (41). Strappare punti al Menti non sarà impresa facile dato che il Vicenza tra le mura amiche viene da una striscia di quattro vittorie e un pareggio. E la Reggiana? L’idea è di sorpassare la Carrarese (33) per agganciare il decimo posto. E’ l’unica possibilità anche se il FeralpiSalò di Scienza è a tre punti e domenica prossima sarà l’avversario dei granata al Città del Tricolore. Questi sono i temi caldi, si fa per dire, che offre la classifica. Più intriganti sono le motivazioni pensando al futuro, alle conferme, a prescindere dal contratto, a partire dal tecnico Marcello Montanari. Sì, perché l’idea che sta prendendo consistenza è di ripartire dal tecnico reggiano. Privilegiare la filosofia dei “fatti rispetto alle promesse” affidandosi a un tecnico “made in granata” che fa della concretezza il suo dogma. Un onesto e serio allenatore. In un simile contesto di incertezza può bastare.
Altro capitolo i giocatori. Come detto a prescindere dai contratti pluriennali. La mancata vittoria con il Pavia ha lasciato molti dubbi sulla tenuta psicologica dei “senatori” granata. Una riflessione in questa direzione dovrà essere fatta perché da troppo tempo a questa Reggiana manca uno “zoccolo duro”. Giocatori di personalità in grado di prendere per mano i più giovani nelle partite che possono rappresentare una svolta del campionato. Era successo, ad esempio, a Salò dove la Reggiana è crollata quando era il momento di spiccare il volo. Non è un caso se quella sconfitta ha segnato lo strappo tra Battistini e il gruppo.
Un ragionamento va fatto anche per i giovani ma in questo caso la Reggiana non avrà l’ultima parola ma le società di appartenenza dei vari Cavion, Anastasi, Cais, Zima, Dametto e compagni.
L’ultimo elemento che può essere tema di discussione è l’assetto che sarà indicato per la Reggiana del futuro. E come sempre la prima risposta riguarderà la conferma di Alessi quale punto cardine della squadra. Un giocatore che condiziona scelte e assetto. Un’altra domanda che invoca risposta fa riferimento al recupero effettivo di Francesco Ruopolo. In pratica la Reggiana del prossimo anno deve o meno ripartire dal duo Alessi-Ruopolo? Non saranno queste ultime due partite di campionato a fornire una risposta esauriente ma se non altro si possono già diradare alcuni dubbi. L’unica certezza, anche per il prossimo anno, fa riferimento a una logica considerazione: si partirà per agguantare la salvezza, poi tutto quello che arriverà sarà guadagnato. Niente voli pindarici.