«La Grissin Bon ha talento e può arrivare ovunque»
Alvin Young ha assistito alla partita con Pesaro: «Qui mi sento a casa mia» Sull’Eurochallenge dice: «La qualità di questo gruppo è sotto gli occhi di tutti»
REGGIO. Venerdì e domenica, al PalaDozza di Bologna, la Pallacanestro Reggiana andrà a scrivere quella la pagina più importante della propria storia. Un impegno talmente importante che un'altra importante pagina della storia di Reggio, Alvin Young, ha voluto passare al Bigi e caricare amici e squadra.
L'ex capitano dell'allora Bipop era ad assistere al match con Pesaro, squadra con la quale aveva iniziato la stagione, prima di passare in Legadue a Casalpusterlengo: nessun dubbio però su quale delle due formazioni biancorosse facesse il tifo il newyorkese. «Reggio è la mia prima casa in Italia – afferma tra un abbraccio, una foto ed un saluto con i tantissimi tifosi che lo hanno avvicinato – poi c'è Venezia, ma ogni volta che torno qui è un'emozione particolare».
L'americano ha parole dolci per tutti, in particolare per Menetti che quando Young imperversava in maglia biancorossa era il vice di Frates e Marcelletti. «Sono contentissimo per Max. Quando giocavo qui era il numero due in panchina, ma tutti noi lo rispettavamo e sapevamo che aveva le capacità per ottenere grandi risultati anche come primo allenatore. Ora la squadra va alla grande, andrò a fargli i miei complimenti, se li merita tutti».
Al di là del risultato della partita con Pesaro. «Partita? Quale partita? Io ho visto solo una squadra in campo», afferma ridendo Young. Che è rimasto favorevolmente impressionato dalla qualità della rosa, composta da giocatori che conosce bene. «White è un grande campione, Bell è stato una prima scelta Nba ed è un amico, mentre con Kaukenas ho giocato spesso quando era a Siena ed è veramente una gran cosa vederlo vestire la maglia della Pallacanestro Reggiana. Non dimentico Cinciarini: wow, che giocatore, non ce ne sono in giro di italiani così nel suo ruolo».
Prima di raggiungere gli amici a bordo campo, Young fa anche il suo personale augurio ai biancorossi in vista della Final Four di Eurochallenge. «Dove può arrivare Reggio? Eh, chi può dirlo, però il talento di questo gruppo è sotto gli occhi di tutto: come diciamo noi in America, the sky is the limit, il limite è solo il cielo».
Daniele Valisena