Gazzetta di Reggio

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La Correggese stenta ma allunga il passo

di Wainer Magnani
La Correggese stenta ma allunga il passo

Supera l’ostacolo Mezzolara, ora è a più due sulla Lucchese

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REGGIO. La Correggese era chiamata a giocarsi la prima delle due partite che valgono un campionato. Battere il Mezzolara era fondamentale per giocarsi lo spareggio con la Lucchese avendo la possibilità di festeggiare o comunque di avere un’altra chance promozione. Nei due risultati (Correggese e Lucchese) è andata meglio del previsto perché ora la squadra di Bagatti ha due punti di vantaggio sui toscani e la possibilità di sbagliare la partita a Massa. La Lucchese, con il pari di ieri, ha tutto da perdere perché contro il Forcoli rischia anche di vanificare lo spareggio al Borelli.

I ruoli si sono invertiti e la Correggese ha un piccolo vantaggio psicologico che deve sfruttare. Che sia il suo anno lo si è capito ieri contro il Mezzolara vincendo una partita in sofferenza. L’impressione è che a Zini e compagni sia venuto il braccino ma è logico in questi casi: caldo, un avversario tignoso, la consapevolezza dei punti pesanti in palio e l’obbligo di vincere. Ma è andato tutto bene perché nel momento migliore per il Mezzolara è arrivato il gol bislacco di Gucci che ha strusciato una palla calciata da Selvatico. Una punizione che appartiene, forse, a uno schema o alla casualità ma sta di fatto che ha tolto l’ansia da risultato a Luppi e compagni che poi hanno legittimato, nella ripresa, il vantaggio per poi chiudere la partita con Paganelli. Un gol arrivato dopo dieci minuti dal suo ingresso. Un altro dettaglio che mostra la forza ma anche la fortuna di questa Correggese. Una squadra che ha il fiato corto perché non è facile fare la “lepre” per tutta la stagione.

Rispetto alla prima parte di campionato è certamente una Correggese meno spigliata, con un palleggio più pesante e meno sciolto. Certo mostra solidità in difesa, anche grazie a un eccellente portiere e a una coppia difensiva (Zini e Bertozzini) che è un lusso per la categoria. Sabotic è un discorso a parte, questo 19enne deve salire di categoria. E’ però una Correggese stile cobra, perché sa quando colpire. Sente di avere il colpo in canna ed è solo una questione di tempo. Poteva segnare Luppi il suo 30esimo gol stagionale (ci arriverà sicuramente) ma sono tante le bocche da fuoco a disposizione di Bagatti. Non a caso il gol che ha chiuso la partita è arrivato dalla panchina. C’è stanchezza, forse più psicologica che fisica. Un logorio che deriva da questa lunga rincorsa a due ma anche dal fatto, diciamo la verità, che Zini e compagni sanno quanto e come la Lucchese è aiutata e sa farsi tutelare. E’ una lotta di nervi ma anche d’orgoglio: la piccola Correggio che osa mettere all’angolo la blasonata Lucca. Ma il calcio vive anche di poesia e quella che sta scrivendo la Correggese appartiene a un altro tempo. A quando il Verona vinse lo scudetto, a un calcio sano e pulito. Il grido finale è quello dello speaker: “Luppi, Davoli, Paganelli con questi ragazzi facciamo sfracelli”.