Inter, occhi sul futuro Thohir: «L’Europa non può scapparci»
Il patron: «Arriverà un big». Dzeko, Morata e Torres in pole Il dg Fassone apre a Mazzarri: «Ripartiremo con lui»
MILANO. C’è una stagione da onorare, magari con la qualificazione in Europa. C’è però anche un futuro da progettare. L’Inter è nel momento topico della stagione e il presidente Erick Thohir manda messaggi chiari alla sua squadra: «Mi auguro che la squadra mantenga il piazzamento per l'Europa League e che possa puntare alla zona Champions dalla prossima stagione. Prenderemo sicuramente un attaccante sul mercato». I nomi sul taccuino sono tanti e altisonanti. «So che circolano i nomi di Dzeko, Morata o Torres, se uno di loro venisse da noi sarebbe un bene. Cercheremo - ha aggiunto il massimo dirigente nerazzurro - di prendere dei giocatori italiani, ma per la storia e la filosofia del club non siamo obbligati a farlo».
C’è anche la notizia di un possibile incontro a fine mese a Madrid tra Thohir e Florentino Perez, in occasione della conferenza stampa di presentazione della sfida tra le vecchie glorie di Inter e Real Madrid, in programma a giugno. Senza mai dimenticare la possibilità di diffusione della Serie A nel mercato asiatico, pallino di un Thohir che apre ad un mercato ancora da esplorare fino in fondo. «L'Inter - ha detto - è uno dei quindici club più importanti del mondo per il brand, ma noi siamo parte della Serie A e dobbiamo penetrare il mercato insieme. Il baseball statunitense gioca in Australia, la Nba ha giocato a Londra. Penso che la Serie A debba fare lo stesso. Un giorno magari si potrebbe disputare Inter-Milan a Singapore, perché no?».
«L'Europa League è un obiettivo non nascosto, dobbiamo tornare nelle coppe. Si ripartirà certamente con Mazzarri, non c'è correlazione tra la sua permanenza e la qualificazione in Europa». Il direttore generale dell'Inter Marco Fassone sposa in pieno l’idea del suo massimo dirigente.
Intanto prosegue la preparazione della squadra in vista del prossimo match di campionato, sabato a Parma. Difficilmente ci sarà Juan Jesus: «Se mi opero? No perché è solo il collaterale e può andare a posto da solo, devo tenere il tutore per un mese e dopo si vedrà. Con il tutore sembro Robocop, lo devo tenere 24 ore su 24, lo tolgo solo per fare le terapie e fare una doccia». Uno stop che proprio non ci voleva: «Succede, è il mio lavoro, prendo quello che mi è capitato come un’esperienza di vita. Non mi era mai capitato nella mia vita di avere un infortunio, nè piccolo nè grande, ma sono tranquillo, sto lavorando e sto facendo le terapie per tornare nel migliore modo possibile». Innegabile che per i nerazzurri sarà sfida fino all’ultimo punto con i cugini rossoneri per un posticino in Europa League. E in questa stagione di vacche magre può essere già una mezza vittoria.