Zini: «Concas ha mancato di rispetto»
Il capitano granata a muso duro: «Siamo alle solite, col Carpi dobbiamo subire sempre degli atteggiamenti provocatori»
Il capitano Danilo Zini era al rientro e si è ritrovato a commentare una sconfitta immeritata perché il Carpi ha fatto poco per vincere. «E’ così – ammette – non credo che tra noi e loro ci siano due gol di differenza. E’ stata una partita equilibrata e sapevamo che poteva essere sbloccata da un episodio e così è stato».
Ci spiega com’è possibile che Concas su calcio piazzato si sia ritrovato solo a battere Tomasig?
«Sulla punizione ci siamo piazzati a zona e abbiamo perso la marcatura di Concas anche se c’è da dire che io ho deviato la palla che si è allargata, altrimenti sarebbe andata tra le braccia di Tomasig».
Bani non ha responsabilità?
«Abbiamo tenuto la linea ma perso di vista un giocatore, non è stato un buco di un singolo».
E il rigore di Mei?
«Sono rigori che si possono dare oppure ritenere il gesto involontario. Questo arbitro si aggrappava sempre al regole Fifa. Ce l’ha ripetuto per tutta la partita. E’ stato fiscale in tutto, anche nelle espulsioni».
Una sconfitta maturata in tre minuti.
«E’ questa la mia rabbia, perché non ho visto il Carpi superiore a noi, anzi la prima palla gol l’abbiamo avuta noi con Parola».
Perché tanta ruggine col Carpi?
«Sapevamo che sarebbe stata una partita maschia ma è stata corretta se non ci fossero stati loro».
Si riferisce a Kabine e Concas?
«Sono sempre gli stessi. Concas ha fatto lo stesso anche a Reggio».
Ha fatto un gestaccio alla curva?
«Una mancanza di rispetto. I giocatori non dovrebbero comportarsi così ma col Carpi è sempre la solita storia».
Kabine le ha rifilato un calcione a gioco fermo.
«E poi volevano avere ragione loro».
Una sconfitta amara per i tifosi.
«Ci dispiace tantissimo per loro. Era da tempo che non vedevo tanti tifosi reggiani in trasferta. Prima della partita ci siamo detti che volevamo regalare solo una gioia. Peccato. Un pareggio o una vittoria sarebbero stati un motivo in più per venire domenica allo stadio contro il Cuneo».
E adesso?
«Andiamo avanti consci di quello che stiamo facendo».
A livello personale?
«Sono contento, sto bene e parlando col mister spero di ritagliarmi uno spazio».
Un discorso da capitano-non giocatore?
«No, mi sento giocatore ma se il mister ritiene che ci siano ragazzi più meritevoli, io sono sereno».