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Omar Dallari: «Il Castellarano ignora la riconoscenza non vedo l'ora di affrontarlo»

Alessandro Zelioli
Omar Dallari: «Il Castellarano ignora la riconoscenza non vedo l'ora di affrontarlo»

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 SCANDIANO. Il derby di mercoledì che al Torelli di Scandiano opporrá l'undici di Emore Iemmi e il Castellarano di Claudio Nannini non sará una partita normale. Troppe le storie, le amicizie e qualche inimicizia che queste due societá coltivano. Tra ex, veri o presunti, si potrebbe costruire una formazione degna dei primi posti anche in una categoria superiore, così come tra dirigenti e allenatori. Omar Dallari è solo l'ultimo, il caso più significativo dell'ultimo Castellarano.  Il giocatore della Scandianese un anno fa - di questi tempi - venne ripudiato dal Castellarano dopo un nuovo infortunio ad una spalla.  Anche per il derby di domani non potrá essere una sfida normale, per Omar Dallari. «Queste sono le partite importanti che tutti vorrebbero giocare. Ci arriviamo con la consapevolezza che le prossime due saranno fondamentali per la nostra stagione. La settimana si è aperta nel migliore dei modi, con il successo a Salsomaggiore. Speriamo possa proseguire».  A cosa puntate?  «Siamo a quota 32, dobbiamo capire cosa vogliamo fare da grandi. I risultati serviranno ad aumentare la tranquillitá in chiave salvezza. Anche perché l'esperienza mi dice di stare tranquillo. Ho perso campionati con un buon margine».  Il pensiero vola al Castellarano?  «Giá. Vi ho trascorso cinque anni indimenticabili, creando empatia ed alchimia con persone che è sempre bello rivedere. Nel Castellarano ci sono tanti amici che sento spesso e con cui il rapporto non è mai scemato. Anche se qualcosa è cambiato».  Quando e come?  «Essere messi fuori rosa due giorni prima del ritiro, essere poi ripreso ed alla fine rimesso da parte, e con me tutto il resto del gruppo che aveva fatto la storia di quella societá, non mi ha fatto piacere. E la cosa è accaduta solo un anno fa».  Perché è accaduta?  «Perché nel calcio c'è poca memoria e non esiste la riconoscenza».  Con chi ce l'ha in particolare?  «Posso dire che la famiglia Merlatti è formata da gente seria che stimo sotto tutti i punti di vista. Sul resto, beh, è meglio stendere un velo pietoso».  Insomma, lei vuole giocare questo derby: è per questo motivo che aveva chiesto di stare in panchina a Salsomaggiore?  «Abbiamo parlato, con mister Iemmi. Mi piace giocare le partite importanti, tutto qui».  Con quale stato d'animo ci arriva a questa sfida, la scandianese?  «La Scandianese deve stare tranquilla, anche se ovviamente non è una partita come le altre».  Il pronostico?  «Io giocherei una tripla».  Sentirá il capitano del Castellarano, Simone Rispoli per scaldare un po' il derby? «Eravamo amici, poi le cose sono cambiate. Ma se vuole uscire per mangiare una pizza, sono sempre a disposizione. Da tempo non ci sentiamo».