Gazzetta di Reggio

Il caso

Molestie a una specializzanda modenese: medico sospeso per 15 giorni

di Serena Arbizzi
Molestie a una specializzanda modenese: medico sospeso per 15 giorni

Il procedimento disciplinare aperto all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Al rientro il dottore sarà trasferito

26 luglio 2024
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MODENA. Inviava messaggi su Whatsapp a una giovane specializzanda di Modena e, nei suoi confronti, adottava comportamenti che si traducevano in parole e gesti che per la collega erano divenuti veri e propri macigni da sopportare. Un autentico calvario sfociato in un esposto che in ospedale, e non solo, fa discutere molte persone.

Sospeso

L’Ausl di Reggio ha aperto un procedimento disciplinare a carico di un medico del Santa Maria Nuova, il quale, da parte sua ha dichiarato che il suo modo di porsi verso la giovane collega non era che frutto di un atteggiamento scherzoso, senza mai oltrepassare una certa soglia. Il procedimento è terminato nei giorni scorsi con la sospensione del medico dal servizio per 15 giorni. Alla fine delle due settimane, il dottore andrà a lavorare in un ospedale di un’altra provincia, ma sembra che questo spostamento fosse già previsto.

Nel corso del procedimento disciplinare entrambe le parti hanno reso nota la propria versione e si è compreso come per la specializzanda, residente a Modena, il modo di porsi del medico fosse diventato intollerabile. Mentre il dottore spiega di essere sempre rimasto nei limiti, secondo il suo punto di vista. L’Ausl di Reggio, interpellata dalla Gazzetta, non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito.

Le regole

Nell’ambito del pubblico impiego - in cui si colloca la vicenda - una parte del contratto nazionale è legata ai diritti e doveri dei dipendenti e alle sanzioni disciplinari. Quando si verifica un comportamento che non rispetta i canoni previsti, il dirigente fa scattare una segnalazione. In questo caso, ad esempio, il medico ha ricevuto la sospensione in seguito alla segnalazione alla direzione sanitaria o all’ufficio giuridico legale. L’ufficio provvedimenti disciplinari (Upd) dell’Ausl manda una contestazione disciplinare al lavoratore, il quale ha un certo periodo di tempo per presentare una richiesta di accesso agli atti. Chi viene segnalato può poi presentarsi a una commissione disciplinare nominata dal direttore generale con una determina. Il presidente della commissione è il direttore dell’ufficio giuridico legale. Ne fanno parte altri due dirigenti e un funzionario che fa da verbalizzante. La persona segnalata può presentarsi con un legale o accompagnato da un dirigente sindacale per presentare una memoria difensiva, scritta o orale. La commissione si riunisce, fatto questo, e valuta le sanzioni che possono andare da un rimprovero verbale fino a togliere ore di retribuzione. In questo caso, nel periodo di sospensione il medico non ha ricevuto il compenso relativo a quei giorni. Inoltre, potrebbe essere escluso da eventuali incentivi discussi in seguito. Una volta sanzionati si può scegliere se impugnare e affrontare percorsi giuridico-legali. Durante l’iter disciplinare l’azienda può convocare i dipendenti come testimoni.