Incinta e sequestrata in casa con la figlia: i suoceri complici delle violenze del compagno
La donna ha denunciato quattro anni di maltrattamenti: ora l’indagato ha il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinare la vittima
Correggio Quattro anni di maltrattamenti fisici e psicologici, culminati in un sequestro di persona compiuto con la complicità dei genitori dell’aggressore. È l’agghiacciante vicenda che ha avuto luogo a Correggio, dove una donna ha vissuto un incubo domestico segnato da violenze continue, anche durante la gravidanza e davanti alla figlia minore. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri della stazione di Correggio, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia guidata dal procuratore Calogero Gaetano Paci, il compagno 37enne della donna avrebbe sottoposto la vittima a insulti quotidiani, minacce, percosse con pugni, schiaffi e calci. Le aggressioni, si legge nelle carte, avvenivano con cadenza quasi quindicinale e, in più occasioni, l’uomo avrebbe abusato sessualmente della compagna mentre dormiva.
Il culmine della violenza si sarebbe consumato a fine gennaio 2025, quando l’uomo – con l’aiuto della madre – avrebbe aggredito fisicamente la donna: strattonata per i capelli, fatta cadere a terra e poi colpita con ripetuti pugni e calci. Le lesioni riportate dalla vittima sono state giudicate guaribili in sette giorni. Non solo: dopo questa brutale aggressione, il 37enne e i suoi genitori avrebbero rinchiuso la donna e la figlia nella camera da letto, privandole della libertà personale per circa due giorni, negando loro il cibo (concessa solo dell’acqua) e permettendo l’uscita dalla stanza solo per i bisogni fisiologici. La fuga è stata possibile solo grazie a un momento di distrazione dei presenti: madre e figlia sono riuscite a scappare e a chiamare il 112. Le dichiarazioni raccolte nella denuncia della donna, dolorosa e dettagliata, hanno dato il via a una complessa attività investigativa che ha portato alla denuncia dell’uomo per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e sequestro di persona. Per i fatti di gennaio sono indagati anche i genitori del 37enne: la madre, 60 anni, per lesioni personali e sequestro di persona in concorso, e il padre, 70 anni, per sequestro di persona.
Su richiesta della Procura, il Tribunale di Reggio Emilia ha disposto nei confronti del principale indagato una misura cautelare non custodiale: divieto di espatrio con ritiro del passaporto, divieto assoluto di avvicinamento alle vittime – ora ospitate in una struttura protetta – e applicazione del braccialetto elettronico per il controllo a distanza. L’uomo dovrà mantenere una distanza minima di 1.000 metri e non potrà comunicare in alcun modo con la ex compagna e la figlia.