Esercito a Reggio Emilia, iniziati i sopralluoghi in zona stazione
L’annuncio alla costituzione dei gruppi di controllo di vicinato
Reggio Emilia Sono iniziati giovedì mattina, nel quartiere della stazione, i sopralluoghi di questura ed esercito in vista dell’arrivo dei militari (nell’ambito dell'operazione “Strade sicure”) previsto ad aprile.
Ad annunciarlo è Nello Monelli, vicecomandante della Polizia locale e da 15 anni referente del Corpo per la città storica, nell’incontro di costituzione dei due gruppi di controllo di comunità della zona stazione.
«Ancora però- chiosa Monelli - non conosciamo le regole di ingaggio dei militari». La notizia dell’arrivo dei militari è stata annunciata la scorsa settimana: l’esercito è molto atteso e viene invocato a gran voce dai residenti della zona della stazione che lo chiedono da tempo per contrastare la grave situazione di criminalità in cui versa il quartiere. L’ufficiale ha anche annunciato la prossima installazione nel quartiere di tredici telecamere, per sorvegliare gli anfratti più nascosti sfruttati per commettere reati.
«Ma gli occhi più preziosi per noi sono i vostri», ha detto Monelli ai circa sessanta cittadini riuniti negli spazi del “Binario 49”. I gruppi di controllo di cittadini attivati a partire da un protocollo del 2019 sono 55 e coinvolgono quasi 3mila persone. Una grande mobilitazione che coinvolge tantissime zone della città nell’applicazione di un metodo, quello adottato dai gruppi di controllo di vicinato, che si è rivelato spesso efficace nel contrastare la criminalità. Nel corso dell’incontro sono arrivate anche anticipazione sulla collocazione dei nuovi agenti.
«Se arriveranno i due nuovi agenti saranno sicuramente assegnati al quartiere della stazione». Lo assicura, di nuovo, il vicecomandante della Polizia locale Nello Monelli, commentando la recente richiesta di finanziamento di 300mila euro - su due anni - fatta dal Comune al Ministero dell’Interno. Risorse per assumere 10 street tutor e, appunto, due istruttori della Polizia locale a tempo determinato. Gli operatori andrebbero così ad aumentare l’organico del presidio distaccato di via Turri, diretto dell’ispettore Angelo Bruno Gulina, in cui sono di stanza sei agenti.© RIPRODUZIONE RISERVATA