Castellarano piange Giuliano Trenti, storica voce delle radio libere
Fu tra i fondatori delle radio Europa e Amica
Castellarano Si è spenta una delle voci più caratteristiche dell’epoca delle radio libere.
Giuliano Trenti, 75 anni, era stato tra i fondatori di Radio Europa di Castellarano e, in seguito, di Radio Amica. Aveva collaborato anche con Radio Stella e altre emittenti locali. Voce potente e riconoscibile, è stato per anni conduttore radiofonico e presentatore ufficiale di molte edizioni della Festa dell’Uva.
Dopo un periodo di malattia, Giuliano è morto nella mattinata di martedì 26 marzo all’ospedale di Scandiano. Era molto conosciuto a Castellarano e in tutta la valle del Secchia, non solo per la passione per la musica, ma anche per la sua professione di tipografo, che ha esercitato per quasi mezzo secolo. Un mestiere che amava e che anche dopo la pensione ha continuato a praticare in modo speciale andando a collezionare vecchi caratteri mobili.
In una vecchia tipografia dismessa di Poviglio, ritrovò i caratteri mobili della vecchia Gazzetta di Reggio. Con pazienza e competenza, aveva realizzato a mano piccoli libri su macchine da stampa d’epoca, stampandoli in pochissime copie che regalava ad amici e conoscenti in occasioni speciali. Personaggio poliedrico, Trenti era anche uno dei collezionisti di vinili più appassionati d’Italia. La sua raccolta superava i 25.000 dischi, includendo quasi tutta la discografia italiana dagli anni Sessanta ai Novanta, oltre a numerosi album originali dei Beatles e di altri artisti internazionali.
In un’intervista rilasciata anni fa, aveva raccontato che il primo disco acquistato fu nel 1965: il 33 giri dei Nomadi “Per quando noi non ci saremo”, pagato 1.800 lire. Per lui, la vera musica si ascoltava solo su vinile, perché – diceva – il digitale non restituisce la purezza del suono originale.
È stato proprio con una canzone dei Nomadi, “Io Vagabondo”, che il figlio Simone ha annunciato sui social la scomparsa del padre. «Non faremo alcun funerale – ha spiegato – perché papà ha espresso la volontà di non fare nulla di pubblico. Non ha voluto nemmeno il ricordino e ha chiesto di essere cremato. Io e mia mamma, Mirca Iori, stiamo ricevendo tantissimi messaggi di affetto e siamo profondamente grati per queste dimostrazioni».
Sui social sono decine le testimonianze di chi ha voluto ricordare Giuliano Trenti come pioniere della radio, maestro della musica d’autore e profondo conoscitore del panorama musicale degli anni Sessanta e Settanta.
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