Studente minacciato con un coltello, costretto a prelevare col bancomat e a consegnare il giubbotto: 20enne fermato
L’aggressione di notte in via Eritrea mentre tornava a casa da parte di un gruppo di giovani che lo hanno tenuto sotto scacco: la polizia arresta un 20enne
Reggio Emilia È stato fermato un 20enne di origine tunisina, sospettato di rapina in concorso per l’aggressione avvenuta nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 marzo ai danni di uno studente universitario, preso di mira in zona stazione. La vittima ha raccontato che, mentre transitava in via Eritrea per far rientro a casa verso l’una di notte, è stata avvicinata da un gruppo di giovani di origine straniera che, con la scusa di chiedere alcune informazioni, l’hanno fermata. Dopo pochi istanti, uno di loro ha estratto un coltello dalla tasca, minacciandolo e intimandogli di consegnare denaro e tutto ciò che aveva con sé. All’improvviso, il giovane si è trovato accerchiato. Poiché aveva dichiarato di non avere soldi, lo hanno costretto sempre sotto la minaccia di un coltello a recarsi presso il distributore automatico di una tabaccheria, dove gli hanno fatto acquistare tabacco per un valore di circa 50 euro. In seguito, lo avrebbero condotto a uno sportello bancomat, obbligandolo a prelevare circa 550 euro.
Ma neppure a quel punto si sarebbero fermati: gli hanno ordinato di togliersi il giubbotto e di consegnare un orecchino che indossava. Alle due di notte, una volta finalmente liberato, lo studente si è recato in questura per denunciare l’accaduto. Da lì sono partite immediatamente le indagini da parte della Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia. Grazie alla visione tempestiva delle immagini di videosorveglianza presenti nella zona, gli investigatori hanno potuto verificare la veridicità del racconto della vittima.
Analizzando i filmati, gli agenti sono riusciti a identificare uno dei presunti autori della rapina: il giovane che aveva estratto il coltello, un 20enne già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti legati a reati contro la persona, il patrimonio e in materia di sostanze stupefacenti. È stato individuato la mattina successiva durante un normale servizio di controllo del territorio, mentre indossava ancora gli stessi abiti del momento dell’aggressione. Da qui è scattato il fermo.