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Boom di spaccate e furti sulle auto: arrivano gli agenti in borghese

Boom di spaccate e furti sulle auto: arrivano gli agenti in borghese

Reggio Emilia: l’iniziativa per contrastare l’azione di ladri che agiscono sotto l’effetto sostanze, molti sono giovanissimi

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Reggio Emilia La parola d’ordine è prenderli, magari anche coglierli sul fatto. E per farlo è pronta a entrare in azione una vera e propria task-force. L’allarme sociale generato dallo stillicidio di spaccate ai danni delle auto parcheggiate in città, negli ultimi giorni è salito al punto da guadagnarsi il primo posto all’ordine del giorno della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che era stato inizialmente convocato dalla prefetta Maria Rita Cocciufa per dirimere la controversia delle curve del Città del Tricolore in vista della partita tra il Sassuolo e la Reggiana; e poi, in seconda battuta c’era anche da studiare le contromisure da adottare affinché il pomeriggio di domenica – con la concomitanza di tre manifestazioni dal colore politico diverso non si trasformi in un pomeriggio di un giorno da cani.  Nel primo caso quello della vigilia di Sassuolo-Reggiana ha deciso tutto Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo, con una prova di forza (no all’inversione delle curve) che avrà come effetto il potenziamento delle forze dell’ordine fuori dallo stadio per evitare scontri e disordini.

Così il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha potuto concentrarsi sull’escalation di finestrini rotti e sulle contromisure da adottare. E il risultato, almeno nelle intenzioni è lodevole. La prefetta Cocciufa ha colto l’esasperazione dei cittadini e ha dato il via libera a uno sforzo ulteriore su questa partita da parte delle forze dell’ordine. Primo obiettivo: investigare. Non tanto per capire il perché siamo di fronte a un autentico stillicidio di furti con spaccata ai danni delle auto. Chi si occupa di presidiare le strade e coloro che sotto altri aspetti vivono il disagio di certe zone della città non hanno dubbi in proposito: gli autori di questi gesti violenti sono in gran parte in preda al consumo di sostanze stupefacenti. In particolare sono dipendenti dal crack, una droga che, a Reggio ormai da anni, ci si procura con grande facilità. E che ha due effetti certi: una quasi immediata dipendenza e un’alta dose di aggressività quando la persona va in astinenza. È nelle fasi di astinenza che questi consumatori spaccano tutto quello che trovano sul loro cammino, siano vetrate dei negozi o – più frequentemente – finestrini delle auto. Alla ricerca di quegli spiccioli che magari distrattamente abbandoniamo nei vani portaoggetti e che possono valere una “pippata” di crack. Invero, su quella che è la causa scatenante di queste spaccate ai danni delle auto non sembrano esserci dubbi. Anche per un dato: con il rafforzamento dei controlli in stazione, il consumo e lo spaccio di crack ha finito per spostarsi, anche se non di molto e oggi le zone calde in questo senso sono altre, e guarda caso coincidono praticamente con i luoghi in cui sono avvenuti gli ultimi raid ai danni di auto parcheggiate. Ma c’è un altro dato su cui ieri si sono trovati d’accordo i vari rappresentanti delle forze dell’ordine: a compiere questi furti con spaccata sono anche ragazzi molto giovani e anche loro perché schiavi del crack. Da qui l’idea di una task force di agenti in borghese che pattugli le strade di notte con l’obiettivo di cogliere qualcuno sul fatto. © RIPRODUZIONE RISERVATA