Ticket, in Emilia-Romagna ora si paga sui medicinali: tutto quello che c’è da sapere
Esentati 1 milione 650mila cittadini per patologie o disagio economico. Per gli altri, 2,20 euro a confezione di medicinale, fino a 4 euro a ricetta
Reggio Emilia Con l’approvazione del bilancio regionale da parte dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, diventa operativa la modifica ai ticket sanitari. L’intervento, spiegano l’assessore regionale Massimo Fabi e il presidente della Regione Michele de Pascale, è stato introdotto per assicurare la sostenibilità e la qualità del sistema sanitario pubblico e universalistico, compensando i tagli imposti dal Governo. Di conseguenza a partire dal 2 maggio a circa 2 milioni e 800 mila cittadini assistiti dal servizio sanitario sarà chiesta la compartecipazione di 2,20 euro a confezione di medicinale, fino a un massimo di 4 euro a ricetta. Saranno invece esenti 1 un milione 650mila cittadini, circa uno su tre, tra cui i pazienti oncologici, con patologie croniche o rare, invalidi, disoccupati e persone in situazioni di disagio economico. «Una riforma resa indispensabile anche per far fronte all’aumento costante della spesa farmaceutica, prevista in crescita anche per il 2025, – ricorda la regione con una nota – imputabile da un lato all’introduzione di farmaci particolarmente innovativi e al contempo molto costosi, dall’altro all’invecchiamento della popolazione».
Questo schema è arrivato anche a seguito di un confronto con le Organizzazioni sindacali come spiegano il presidente, Michele de Pascale, e l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi. «Chiediamo un contributo da cui rimangono esenti, comunque, tutte le persone che anche adesso lo sono e che per ragioni economiche o di salute possiamo definire le più vulnerabili. Con l’obiettivo di continuare non solo a garantire a tutti gli assistiti dell’Emilia-Romagna servizi e cure di qualità, ma anche di rafforzarli in virtù delle nuove risorse che entreranno. Un impegno che ci siamo assunti e che onoreremo: la risposta della comunità servirà a tutelare tutti, a partire dai più fragili. Naturalmente- chiudono de Pascale e Fabi- è una riforma che monitoreremo con la massima attenzione per valutarne l’efficacia dopo un primo periodo di applicazione».
Patologie o invalidi
Ricapitolando, ricordiamo che i cittadini esentati saranno complessivamente circa 1 milione e 650mila. Di questi, 373mila sono esenti per patologia cronica, 766mila per condizione di disagio economico, 200mila tra malati oncologici, trapiantati e affetti da malattie rare. Ulteriore novità è quella relativa alle prime visite specialistiche per le famiglie con almeno due figli a carico: resteranno gratuite solo per i figli fino ai 14 anni compiuti. Sono esenti dalla compartecipazione alla spesa farmaceutica i cittadini con patologia cronica e invalidante, compresi i malati oncologici o per malattia rara, gli infortunati sul lavoro o sottoposti a terapia contro il dolore cronico. L’esenzione per queste prime categorie riguarda i farmaci correlati alla patologia secondo quanto attestato dal medico mediante la prescrizione. Sono poi esentati gli invalidi civili, di guerra, del lavoro, per servizio, ciechi e sordomuti, danneggiati da vaccinazione obbligatoria, trasfusioni, somministrazione di emoderivati, vittime del terrorismo e della criminalità organizzata e familiari, cittadini stranieri già in possesso di esenzione ticket, cittadini detenuti o internati, trapiantati, malati oncologici.
Esenti per reddito
Esistono poi categorie di cittadini esentati in base a precisi requisiti di reddito dei nuclei familiari di appartenenza, appartenenti ai codici di esenzione E01, E02, E03, E04 E01Soggetti con meno di 6 anni o più di 65 anni con reddito familiare inferiore a 36. 151, 98 euro (ex art. 8, comma 16 della L. 537/1993 e succ. modifiche e integrazioni) E02 Disoccupati, già precedentemente occupati – e loro familiari a carico – con reddito familiare inferiore a 8. 263, 31 euro incrementato a 11. 362, 05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico (ex art. 8 comma 16 della L. 537/1993 e succ. modifiche e integrazioni) E03Titolari di assegno (ex pensione) sociale – e loro familiari a carico – (ex art. 8 comma 16 della L. 537/1993 e succ. modifiche e integrazioni) E04 Titolari di pensione al minimo, con più di 60 anni – e loro familiari a carico – con reddito familiare inferiore a 8. 263, 31 euro incrementato a 11. 362, 05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico (ex art. 8 comma 16 della L. 537/1993 e succ. modifiche e integrazioni) .© RIPRODUZIONE RISERVATA