«Io, studente universitario, vi dico cosa cambia rispetto alle superiori»
La riflessione di Filippo D’Autilio, che si è diplomato al liceo Moro
Cosa avrei voluto sapere prima di iniziare l’università…..beh che la mia vita sarebbe cambiata drasticamente. Non allarmatevi futuri universitari, non è niente di insormontabile, soltanto molto diverso.
«Via il superfluo»
Cosa cambierà? Beh tutto, o quasi. A partire da voi perché diventerete grandi, inizierete a fare scelte importanti, sentirete maggiormente il peso delle vostre responsabilità, dovrete cambiare la vostra routine. Dovrete fin da subito abituarvi ad uno stile di vita completamente diverso: sarete oberati di “lavoro”, la vostra routine diventerà ancora più frenetica e piena di impegni. Le lezioni dureranno molto di più (nella maggior parte dei casi anche 8 ore al giorno), dovrete quindi riorganizzare il tempo a vostra disposizione (ahimé, sempre meno). Sarete messi di fronte ad una scelta: dovrete rinunciare a qualche impegno. Questo può sembrare catastrofico ma in realtà ha anche un grandissimo valore educativo, in quanto imparerete a fare delle scelte e a rimuovere alcune cose superflue, per concentrarvi su quelle essenziali (un hobby mantenetelo però perché è importantissimo avere occasioni per svagarsi e coltivare le proprie passioni).
«Studierete per voi stessi»
La prima cosa di cui dovrete rendervi conto è che non siete all’università perché dovete, per prendere dei bei voti (certo quelli aiutano però), né tanto meno per compiacere ai vostri genitori. Siete all’università per voi stessi. A nessuno, fuorché a voi, interessa quello che studiate e come studiate. Se non volete seguire le lezioni e non avete intenzione di prepararvi per gli esami, ai professori non interesserà. E questo è molto importante, perché dovete capire che se lo state facendo, è solo per voi. I professori non sono lì per riprendervi, spronarvi a studiare o educarvi (a differenza di quelli delle superiori), ma per formarvi e se voi non volete essere formati a loro non interessa. Dovete capire che è una vostra scelta, lo state facendo per voi stessi.
Un luogo per adulti
La seconda grande differenza è che l’ambiente universitario è per adulti, una cosa che nessuno vi dirà ma che vi parrà evidente dopo pochi giorni è che in quei locali l’ingresso è vietato ai bambini: se sei lì è perché lo vuoi, perché hai raggiunto quella maturità che ti fa accorgere dell’importanza di quello che stai facendo, perché sei diventato un adulto. Conseguenza di questo è che vi daranno del Lei. Non allarmatevi se fin dal primo giorno i professori, anche nei corridoi, useranno quel tono. Mi ricordo che quando mi è successo la prima volta, sono rimasto di stucco: un mio superiore mi aveva appena parlato con lo stesso tono con cui io fino a quel momento mi ero rivolto a lui. Questo potrebbe spaventarvi, ma non impressionatevi, è una cosa bellissima: qualcuno vi parlerà davvero come si parla tra adulti, riconoscendo la vostra autorità in quanto persone adulte. Insomma, qualcosa di eccezionale – che comporta anche molte responsabilità, educazione e serietà – in quanto il vostro interlocutore si aspetta da voi che vi comportiate come tali. Io l’ho vista un po’ come una “pacca sulla spalla”, come qualcuno che ha trovato il modo per dirmi: «I giochi sono finiti, adesso iniziamo a fare sul serio».
Dall’incanto alla realtà
C’è una differenza sostanziale tra il mondo universitario e le scuole superiori. Queste ultime sono un mondo a parte, un giardino incantato in cui voi avete sempre vissuto protetti da ciò che c’è fuori. Con l’inizio dell’università è come se infrangeste la bolla in cui avete sempre vissuto, ed entraste nel mondo reale. Come arrivare preparati all’università? Beh sicuramente studiando per colmare eventuali lacune e recuperando nozioni indispensabili per i vostri studi futuri, ma la cosa più importante è presentarsi a quell’appuntamento con tanta carica e voglia di mettersi in gioco. Perché se avrete passione per ciò che fate e voglia di fare, riuscirete a fare anche ciò che oggi vi sembra impossibile.
Questione di motivazione
Non allarmatevi, quindi, se avete fatto il liceo delle scienze umane e volete andare a ingegneria aerospaziale. Ce la farete, se resterete sempre motivati. È questa forse la cosa più importante da mettere nello zaino per il primo giorno di università: la motivazione. Con quella ogni fatica sarà alleviata, ogni impresa sembrerà alla vostra portata. Quindi non spaventatevi se l’inizio dell'università sarà faticoso, e in bocca al lupo a tutti.
*Studente all’Unife e collaboratore della Gazzetta di Reggio