Vittoria Grassi, bronzo ai Mondiali di pattinaggio artistico: «L’infortunio non mi fermerà»
La pattinatrice reggiana si è dovuta fermare a causa di un infortunio in pista che le ha provocato la lesione del menisco
Vittoria Grassi, studentessa dell’istituto Motti di Reggio Emilia, ha iniziato pattinaggio quando era solo una bambina. Quello che inizialmente sembrava un semplice gioco si è trasformato presto nella passione di una vita, portandola a dedicare anima e corpo a questo sport. Nonostante il percorso non sia stato sempre facile, Vittoria ha saputo bilanciare gli impegni scolastici con gli allenamenti, dimostrando grande determinazione e spirito di sacrificio. I pomeriggi erano interamente dedicati alla preparazione atletica, il ché la costringeva a studiare la sera tardi o addirittura la mattina presto, prima delle lezioni. Lungo il suo cammino ha trovato insegnanti comprensivi, che non l’hanno mai messa in difficoltà, consapevoli del grande impegno che richiedeva il pattinaggio.
I mondiali
Nel 2024 ha partecipato ai Mondiali di pattinaggio artistico a Rimini, dove è riuscita a conquistare un meritato terzo posto nella categoria Precision Sincro Junior. Un risultato che ha ripagato tutti i sacrifici fatti negli anni, regalandole un’esperienza indimenticabile. La competizione non è stata semplice: le avversarie erano forti e preparate ed il livello altissimo. «L’ansia iniziale e la paura di non riuscire a salire sul podio mi hanno accompagnata fino al momento della gara, ma una volta entrata in pista hanno lasciato spazio alla concentrazione e alla determinazione» ci confida Vittoria. La preparazione è iniziata a novembre 2023 in vista del Campionato Italiano di marzo, una tappa fondamentale per la qualificazione. Dopo aver superato questa prova, la pattinatrice reggiana e la sua squadra hanno intensificato gli allenamenti, trascorrendo un’estate intera in pista, con quattro allenamenti settimanali. Il caldo e la stanchezza non hanno fermato il gruppo, che ha lavorato con grande forza di volontà per raggiungere l’obiettivo.
Portafortuna
Vittoria è una ragazza molto scaramantica e ha dei piccoli rituali a cui non rinuncia mai prima di una gara, come correre dieci minuti per sciogliere i muscoli e fare tutte le andature necessarie per sentirsi pronta. Un’altra cosa che non può mancare prima dell’ingresso in pista è l’abbraccio alla sua allenatrice, Cinzia, della società ferrarese Asd Pattinatori Estensi di cui fa parte: un momento che le trasmette la giusta carica per affrontare la competizione. «Il momento più emozionante del Mondiale è stato senza dubbio l’attesa del punteggio dell’ultima squadra – racconta Vittoria –. Il cuore batteva all’impazzata e, quando il verdetto è stato annunciato e la certezza di essere sul podio è diventata realtà, non sono riuscita a trattenere l’emozione. Il mio primo gesto istintivo è stato quello di spostarmi verso Cinzia per un abbraccio carico di sollievo. Quel terzo posto rappresenta la ricompensa per anni di impegno, rinunce e sacrifici. Per me, il successo non è solo personale, ma un traguardo condiviso». Per questo motivo, ha voluto dedicare la medaglia a due persone fondamentali nel suo percorso: la sua allenatrice, sempre presente nei momenti di difficoltà e di crescita, capace di spronarla a dare il meglio di sé, e sua madre, che è stata la sua prima e più grande sostenitrice, accompagnandola in ogni gara, incoraggiandola nei momenti di sconforto e credendo in lei anche quando le cose sembravano più difficili.
L’infortunio
Nonostante l’entusiasmo per il recente successo, il futuro di Vittoria nel pattinaggio è momentaneamente incerto a causa di un infortunio in pista che le ha provocato la lesione del menisco, costringendola a fermarsi proprio nel momento in cui era pronta a puntare a nuovi traguardi. Per lei questo stop rappresenta una dura prova, ma non ha intenzione di mollare, anzi. «Sono pronta a tornare più carica di prima» assicura la pattinatrice.
*Studentesse del Motti
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