Gazzetta di Reggio

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L’intervista all’influencer

Greco: «Sono stato un adolescente fragile, su TikTok ho creato una comunità»

Gianluca Greco*
Greco: «Sono stato un adolescente fragile, su TikTok ho creato una comunità»

Il 20enne reggiano ha circa 3 milioni di followers sui social

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Gabriele Greco, 20 anni, è un influencer e content creator di Reggio Emilia. È attivo su TikTok e Instagram dal 2022, contando circa 3 milioni di follower totali in Italia e all’estero. I suoi contenuti, rivolti principalmente agli adolescenti, si concentrano sul lifestyle e sui momenti di vita quotidiana. Ama anche trattare temi come l’amicizia e la famiglia, in cui il suo pubblico può riconoscersi.

Ciao Gabriele, per rompere il ghiaccio raccontaci di te da piccolo, che bambino eri? Come ti vedevi?

«Sono stato un bambino e poi uno studente come tanti, tuttavia non è stato sempre facile per me perché durante i primi anni dell’adolescenza ho creduto di avere difficoltà nello sviluppo e nella crescita. Mentre tutti i miei coetanei diventavano più alti e si sviluppavano fisicamente io dimostravo sempre un paio di anni in meno: questo mi faceva sentire diverso e a volte fragile. Molto spesso i miei coetanei si relazionavano con me come se fossi un bambino, portando così a isolarmi. Queste difficoltà mi hanno insegnato molto: ho imparato con il tempo cosa significa non arrendersi e cercare sempre il lato positivo delle cose. Crescendo, ho capito che quelle esperienze mi hanno reso più forte e mi hanno insegnato l’importanza dei sogni e la determinazione nel realizzarli».

Cosa ti ha portato ad abbracciare il mondo dei social? Qual è stata la molla scatenante di questa tua passione?

«Durante i primi anni del liceo mi trovavo spesso in casa da solo mentre i miei coetanei a Reggio Emilia uscivano per svagarsi, passare le serate in gruppo e magari il sabato in discoteca. Un giorno, in piena quarantena, ho provato a pubblicare i primi video, senza nessuna aspettativa. Tornando a quei momenti, credo che la mia passione per i social sia nata dalla necessità di connettermi con gli altri e di sentirmi apprezzato dai miei coetanei, di raccontare la mia storia, perché per tanti anni mi sono sentito in disparte. I social sin da subito sono diventati uno spazio dove potevo essere davvero me stesso, condividere le mie esperienze e, con il tempo, anche dare forza a chi si trova in difficoltà. Mi sono accorto che tante persone vivono esperienze simili, con sfide riguardanti la scuola, l’amicizia o la famiglia e che spesso si trovano ad affrontare queste sfide da sole. Questa comunità che si è creata mi ha fatto capire che i social non sono solo uno spazio per mostrarsi, ma anche per aiutarsi a vicenda, crescere insieme e portare avanti un messaggio positivo. La vera molla scatenante è stata proprio questa: creare una comunità e far sapere che non siamo mai davvero soli».

Considerato che hai un grande seguito di ragazzi e giovani, che messaggio vorresti trasmettere al tuo pubblico?

«Il messaggio che vorrei trasmettere è semplice, ma per me molto importante: ciascuno di noi è unico e le sfide che affrontiamo non definiscono la nostra persona ma ci possono rendere più forti. Molti ragazzi si trovano a combattere con le proprie insicurezze, a temere il confronti con gli altri e i giudizi, avendo la costante paura di non sentirsi accettati. Io vorrei che sapessero che proprio quelle difficoltà che ci fanno sentire “diversi” possono diventare la nostra più grande forza e ricchezza. Vorrei che sapessero quanto è importante essere sempre autentici, avere la pazienza di conoscersi davvero e accettarsi sempre come persone “uniche”. Questi sono per me gli ingredienti principali per costruire qualcosa di solido. Mi auguro che i ragazzi che mi seguono possano vedere in me uno come loro, un ragazzo che ha provato a realizzare la migliore versione di se stesso, inseguendo con impegno, oltre le difficoltà, le proprie passioni e attitudini, avendo sempre fiducia in se stesso anche nei momenti avversi».

Per concludere Gabriele parlaci di te fuori dai social, qualcosa che non tutti sanno o di inedito.

«Una cosa che pochi sanno è che oltre a produrre video e contenuti sui social media sono anche uno studente universitario. Ho scelto un corso di studi che è molto attinente alla mia passione, credo infatti che se un giovane riesce ad abbracciare un percorso formativo che sposi ciò che lo “accende” i risultati si possano raggiungere più facilmente. Ho scelto di studiare “Comunicazione e media contemporanei per le industrie creative” a Parma. Lo studio mi sta aiutando a capire come dietro l’ apparente semplicità dei social media si nascondono temi di grande rilevanza sociale ed economica, con impatti sull’economia, sulla società e suoi costumi, temi che richiedono lo sviluppo di nuove competenze e la conoscenza di strumenti tecnologici sempre più avanzati, si pensi all’intelligenza artificiale».

*Studente del liceo Ariosto-Spallanzani di Reggio Emilia