Al Nobili il doposcuola che le “Ali aperte”
All’istituto reggiano i corsi gratuiti per fare i compiti e migliorare il metodo di studio
Lo scorso 5 dicembre all’istituto Nobili è iniziato il progetto “Ali aperte” che consiste in un doposcuola pomeridiano gratuito rivolto agli studenti di ogni classe che hanno una certa difficoltà nello studio. Oltre all’assistenza nei compiti, uno degli obiettivi del progetto è quello di offrire ai ragazzi consigli sul metodi di studio e sulla gestione del lavoro scolastico, cercando di ridurre anche le piccole distrazioni, oltre ad offrire un luogo tranquillo e sereno.
Il progetto viene svolto ogni giovedì dal professore Enrico Alberini e dalla professoressa Giulia Marziani ed è diviso in due turni di 70 minuti: il primo inizia alle 14.30, probabilmente per dare agli alunni e ai professori che hanno svolto le seste ore il tempo di pranzare e riposare, mentre il secondo inizia 10 minuti dopo la fine del primo. Ciascuno è aperto ad un massimo di 20 studenti, che possono decidere se partecipare a solo uno o ad entrambi i turni. Il numero ristretto permette di dedicare maggiore attenzione ad ognuno dei partecipanti, visto che possono avere difficoltà in materie diverse e che non tutti gli studenti fanno parte della stessa classe o corso.
L’idea del progetto di doposcuola del Nobili non è nata dal nulla ma prende ispirazione da quello presente nel liceo che ha frequentato il professore Alberini, che era accessibile di pomeriggio dalle 14.30 alle 17. Essendo un professore di sostegno, durante le lezioni ha notato che c’erano della difficoltà nell’apprendimento di determinate materie da parte degli studenti e, non potendo dare un adeguato aiuto in classe, ha deciso di offrire sostegno anche nello studio individuale, accompagnato da un altro docente.
Ci sono state svariate difficoltà nell’organizzazione del progetto, come per esempio capire come proporre il progetto alla scuola e cercare l’appoggio degli altri docenti.
Una seconda difficoltà è dipesa dai tempi: l’idea del doposcuola è venuta dopo l’inizio dell'anno scolastico, quindi era più difficile che il progetto venisse approvato, considerando che doveva soddisfare dei specifici criteri per poter essere in regola e svolgersi a scuola. Per diffondere meglio l’opportunità rappresentata dal progetto, oltre alla comunicazione attraverso una circolare, sono stati distribuiti dei volantini all’interno dei quali c’era un qr code che bastava scansionare per poi chiedere di partecipare compilando il modulo.
Anche la scelta del nome “Ali aperte” non è casuale. Infatti la parola “ali” si ispira a una parte dell'edificio della scuola che ha la forma di h, ricordando appunto le ali, mentre la parola “aperte” è stata aggiunta per affermare che nel progetto sono accolti tutti coloro che ne hanno bisogno. Inoltre le ali hanno un altro significato ovvero “volare’’, nel senso di trovare la forza per crescere e superare gli ostacoli.
*Studente dell’istituto Nobili
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