Gazzetta di Reggio

Reggio

Educazione ambientale

Una fototrappola in un albero cavo per osservare le stagioni nel bosco

Elisa Pederzoli
Una fototrappola in un albero cavo per osservare le stagioni nel bosco

Il progetto unisce i bambini della scuola San Giuseppe di Sant'Ilario d’Enza e i volontari di Tracce in natura

2 MINUTI DI LETTURA





Sant’Ilario d’Enza Immaginate di avere il privilegio di osservare il trascorrere delle stagioni direttamente attraverso “gli occhi” di un albero in un bosco. È la bellissima suggestione che a Sant’Ilario d’Enza, il gruppo di volontari “Tracce In Natura” regala ai bimbi del Nido e della Scuola dell’Infanzia San Giuseppe. Come? Con una fototrappola… “Tracce In Natura” nasce nel 2023 dall’esperienza di un gruppo di appassionati che, negli anni precedenti, aveva percorso chilometri per raccogliere dati e osservare la fauna e la flora selvatica. L’associazione ha come obiettivo principale sensibilizzare adulti e bambini al rispetto e alla conoscenza della natura. Con uno speciale focus sulla fauna selvatica e i lupi, i volontari si impegnano a raccogliere dati attraverso fototrappole, segnalarli agli enti competenti e condividere con il pubblico le meraviglie e i segreti che la natura ci offre.



All’interno di questo impegno, è nato il progetto “Un albero lungo un anno”, che ha trasformato un albero cavo in un vero e proprio osservatorio di biodiversità. Posizionata una fototrappola per documentare la fauna del bosco, il progetto guida i bambini attraverso un percorso di scoperta e meraviglia, mostrando come la natura cambia con le stagioni. I volontari visitano periodicamente la scuola per raccontare storie, condividere video e discutere i comportamenti degli abitanti del bosco. Gli insegnanti del Nido e della Scuola dell’Infanzia San Giuseppe sono convinti dell’importanza di educare al rispetto per la natura. Il progetto prevede che ogni famiglia possa partecipare attivamente alla scoperta della natura insieme ai bambini. Questo rafforza il legame tra scuola, casa e territorio, in un’epoca in cui il rapporto tra uomo e natura è più che mai centrale. I volontari sperano di contribuire a una maggiore consapevolezza collettiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA