Irene Bussei, 13 anni: «Sogno di vivere di ginnastica»
La giovane di Gualtieri, che milita nella Saturno, frequenta la terza media e ambisce a diventare una ginnasta professionista
Gualtieri «La ginnastica artistica richiede un impegno costante». Esordisce così Irene Bussei, 13enne reggiana, più precisamente di Gualtieri, giovanissima ginnasta della prestigiosa società sportiva guastallese Saturno. Irene gareggia nella sesta categoria Uisp, frequenta la terza media e il prossimo anno vorrebbe proseguire la sua carriera scolastica al Liceo Scientifico Sportivo: «Mi piace molto l’idea di studiare materie legate alle scienze motorie», dice in merito. La ginnastica artistica gode di grande tradizione in Italia, infatti le nostre atlete azzurre hanno strappato un brillante argento alle scorse Olimpiadi di Parigi. Irene, che sogna grandi traguardi nella sua disciplina, è determinata ad inseguire la sua passione.
Cosa le piace di più di questo sport?
«Della ginnastica amo la precisione che richiede sempre, questo rispecchia anche il mio carattere. Mi piace che sia uno sport singolo, quindi ho tutta la responsabilità io e se sbaglio me la devo prendere solo con me stessa. È uno sport che necessita di un grande sforzo psicologico».
Quante ore si allena?
«Un allenamento dura 3 ore e capita di farne 3 o 4 alla settimana. Le gare sono poche: due regionali e una nazionale. La cosa particolare della ginnastica è che mi alleno tantissimo per tutto l’anno e l’esercizio che faccio in gara dura solo pochi minuti, dove devo essere perfetta. Volendo dare il massimo, questo fa venire un po’ di ansia».
Come la gestisce?
«Prima delle gare sono un po’ scontrosa per l’agitazione. Ho l’abitudine di ripassare gli esercizi nella mia testa cercando di concentrarmi e poi quando tocca a me faccio un bel respiro e cerco di dare il meglio».
Riesce a gestire la sua attività sportiva con la scuola?
«Sì, nel fine settimana cerco di mettermi avanti coi compiti scritti. Le materie di studio le devo affrontare in settimana e capita che debba iniziare nel tardo pomeriggio, subito dopo allenamento, oppure apro i libri dopo cena. Per aiutarmi cerco di mettermi avanti, ma con la scuola sono autonoma nel gestirmi».
Cosa vorrebbe fare da grande?
«La ginnasta, ma in caso non riuscissi mi piacerebbe comunque fare un lavoro in ambito sportivo, magari come fisioterapista o come allenatrice. Sono comunque ancora molto giovane, ho ancora molto tempo per avere le idee più chiare».
Lo sport le permette di creare legami d’amicizia?
«Si, io mi alleno con ragazze più grandi di me. Sono state sempre gentili con me nel coinvolgermi, infatti ci vediamo spesso anche fuori dalla palestra, siamo amiche. Ho poi un buonissimo rapporto anche con le mie allenatrici Sarah ed Alena». Questo sport costringe Irene a passare molto tempo fuori casa per allenarsi, ma la reggiana è pronta a togliersi soddisfazioni per ripagare il suo grande impegno quotidianol