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«Aiutare gli altri mi fa stare bene»

Eliana Carpi*
«Aiutare gli altri mi fa stare bene»

Viola Gullo, studentessa del Chierici, fa volontariato presso la cooperativa sociale “Giro del Cielo” e nel Gruppo Scout Agesci Reggio Emilia 2”

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Viola Gullo, studentessa del liceo Chierici, fa volontariato nella cooperativa sociale “Giro del Cielo”, che da oltre vent’anni si occupa di bambini, adolescenti e famiglie del territorio, e nel Gruppo Scout Agesci Reggio Emilia 2.

Che cosa ti ha convinta e motivata a iniziare?

«Il fatto di poter contribuire in qualche modo a migliorare la società in cui vivo. So di essere una “privilegiata”, cioè una ragazza che proviene da una famiglia benestante, per questo motivo mi sento in dovere di aiutare chi è meno fortunato o ha meno risorse di me. Mi motiva sempre il bene che ricevo dai bambini o dalle persone che aiuto, il fatto che mi ringrazino mi fa sentire bene. Inoltre, apprezzo molto i dibattiti tra persone: confrontando le mie opinioni con quelle altrui cerco di migliorarmi e di arricchire il mio modo di vedere il mondo».

Com’è organizzata la cooperativa in cui fai volontariato? E di cosa si occupa esattamente?

«Il Giro del Cielo è una cooperativa sociale che aiuta famiglie e persone del territorio. Ci sono circa 20 dipendenti e tutti si conoscono e si arricchiscono a vicenda. La diversità dell’altro, in qualsiasi forma, è sempre ben accetta e assolutamente integrata. Stessa cosa vale per lo scoutismo: il Gruppo Agesci Reggio 2 è un insieme di persone volontarie che basano il loro rapporto sullo stare insieme a contatto con la natura e con la vita di comunità».

Quali argomenti affrontate nei dibattiti?

«Solitamente al “Giro del Cielo” facciamo dibattiti su argomenti attuali o che riguardano problemi che affliggono la società. Inoltre, faccio volontariato al doposcuola con i bimbi delle elementari e anche i campi estivi. Con gli scout, invece, parliamo di veri e propri problemi che riguardano il mondo che viviamo, raccogliendo informazioni, per renderci più consapevoli. Il volontariato scout è più vario: mi è capitato di andare a cucinare per i bimbi piccoli che hanno appena iniziato l’esperienza scout, oppure, di recente, ho aiutato una bimba di 9 anni, appena migrata in Italia, ad imparare l'italiano».

Questo tipo di attività ti richiede grandi spostamenti o lunghi viaggi?

«Dipende, durante gran parte dell’anno sto a Reggio Emilia, dove si svolge la maggioranza delle attività. Altre volte però, ci spostiamo. A luglio di quest’anno, con “Giro del Cielo” sono stata in Bosnia ed Erzegovina per un Viaggio della Memoria. Mi capita poi di andare spesso in montagna per alcune routine scout di cammino».

Avete mai partecipato a grandi eventi o situazioni importanti?

«Sì, con gli scout si fanno spesso dei raduni tra gruppi, a livello regionale o provinciale, per esempio in occasione del Thinking day, giornata dedicata al fondatore degli scout, oppure di San Giorgio, santo protettore degli scout. Con la cooperativa, invece, partecipiamo ad alcuni festival, come quello di Balcanica, oppure aderiamo a dei bandi europei, dove vengono stanziati dei soldi per fare alcune attività per i giovani. Una di queste attività, “Diversamente”, prevede la creazione di una rete internazionale di giovani contro le discriminazioni».

*Studentessa del Chierici