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Il dibattito

Scandiano, gli ambulanti del mercato: «Meglio restare in zona fiera»

Adriano Arati
MERCATO AMBULANTE SCANDIANO
MERCATO AMBULANTE SCANDIANO

Un gruppo di commercianti interviene nel dibattito cittadino sulla posizione del mercato

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Scandiano «L’attuale collocazione del mercato è sicuramente migliore rispetto al ritorno in centro storico. E criticare l’attuale mercato serve solo a allontanare i consumatori».

Vanno all’attacco con idee chiare, numerosi operatori del mercato settimanale del lunedì mattina di Scandiano, al centro di un forte dibattito negli ultimi giorni. Il mercato, uno dei più vasti della provincia, da sempre ospitato dalle vie e dalle piazze della zona centrale, nel marzo 2020 è stato sospeso con l’avvio dell’emergenza Covid e riavviato due mesi dopo, nel maggio 2020, con un trasferimento di poche centinaia di metri nella zona fieristica, tra piazza Prampolini il parco della Resistenza.

Un’area più ampia, più pratica allora per i controlli e ritenuta più agevole da raggiungere. Il contraltare, l’allontanamento dei banchetti dal centro e quindi dai negozi e dai bar, che al lunedì vedevano a propria volta aumentare il numero di clienti. Da tempo si sta ragionando su un possibile ritorno alla sistemazione tradizionale e il Comune ha avviato anche una consultazione tra gli operatori per aver maggiori elementi di valutazione.

Nei giorni scorsi, l’ambulante Gianluca Cocchi ha attaccato l’amministrazione comunale e chiesto un ritorno rientro in centro. A lui rispondono altri operatori, in una lettera aperta in cui definiscono «singolare che certe affermazioni denigratorie arrivino da chi sembrerebbe voler rappresentare gli interessi degli operatori del mercato».

Prima di tutto, affermano, «il mercato di Scandiano non è "allo sfascio", anzi, nonostante le generali difficoltà del commercio resta uno dei migliori della provincia dal punto di vista qualitativo e del numero dei frequentatori». Inoltre, pungono, le affermazioni arrivano «dal signor Cocchi che non è titolare di nessuna impresa ambulante, se non dipendente collaboratore di quella della moglie, che peraltro non opera più a Scandiano».

Si arriva poi al tema principale, la sede migliore per il futuro. I commercianti firmatari ritengono che «la sistemazione attuale sia sicuramente migliore rispetto al ritorno in centro storico».

I motivi sono diversi: «Possiamo operare in spazi più grandi; non ci sono piazzole svantaggiate dal punto di vista della visibilità, come invece succederebbe col ritorno in centro; siamo in contiguità col centro, a 50 metri dal municipio; nell’attuale sistemazione non si creano conflittualità con il commercio in sede fissa e con i residenti».

Infine, aspetto non secondario per chi lavora all’aperto, «nell’attuale sede il Comune mette a disposizione i bagni pubblici per i commercianti, e non succede quasi da nessun’altra parte. E ricordiamo che in un recente sondaggio fatto tra gli operatori del mercato del lunedì, oltre l’80% era favorevole a restare in piazza Prampolini»