A Monchio delle Olle la magia del presepe vivente nella notte di Santo Stefano
Canossa: tanti visitatori la sera del 26 dicembre hanno assistito alla quinta edizione della rappresentazione
Canossa A Monchio delle Olle incanta e meraviglia il presepe vivente degli antichi mestieri. La rappresentazione, alla sua quinta edizione, è andata in scena mercoledì sera, 26 dicembre, con tantissimi visitatori.
A proporla la parrocchia di Monchio delle Olle e l’unità pastorale “Terre del perdono” e la corale santissimi Pietro e Paolo di Monchio con don Carlo Menozzi.
La manifestazione, diretta magistralmente da Morena Rodolfi, coadiuvata da tanti volontari e curata nei minimi particolari, si può considerare il più grande evento di presepe vivente della montagna e, forse, della provincia.
Lungo il tragitto, da Trinità a Monchio delle Olle, nelle aie e cortili e nelle case erano dislocati circa 50 presepi. Mentre nei grandi spazi adiacenti la parrocchiale di Monchio si è tenuta la vera rappresentazione del presepe vivente notturno. Ottanta figuranti hanno rappresentato una ventina di mestieri. La stella cometa, donazione di una parrocchiana, illuminava il campanile e il cammino dei Re Magi verso la capanna dove si trovava la Sacra famiglia (Guido e Natali) con Gesù bambino, una piccolina di nome Celeste nata due mesi fa. Alla fine vin brûlé e cioccolata calda per tutti.