«Il Comune di Reggio Emilia mi ha privato della “mia rotonda” con modi discutibili»
L’assicuratore Stefano Furlotti ha dovuto togliere le insegne dalla rotatoria tra via Martiri della Bettola e via Pascal. «L’ho gestita con cura per 19 anni»
Reggio Emilia «Ci tolgono anche questa»: è la frase eloquente che campeggia sulla rotonda fra via Martiri della Bettola e via Pascal. Rotonda di cui, per oltre 15 anni, l’assicuratore di Rivalta Stefano Furlotti si è preso cura con dedizione esemplare, facendosi carico di questo spazio che ha contribuito ad abbellire la frazione.
Ebbene, poche settimane prima di Natale, Furlotti si è visto recapitare dal Comune una lettera con cui gli veniva intimato di liberare la rotatoria dalle sue insegne, perché quello spazio non sarebbe più stato di sua competenza. La stessa cosa è avvenuta pochi mesi prima, la scorsa primavera, quando a Furlotti fu comunicato che non poteva più beneficiare di un’altra rotatoria, questa volta in centro a Rivalta, che occupava dal 2005. La seconda lettera è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
«Non contesto la norma in ragione della quale mi viene chiesto di liberare la rotatoria, se, trascorsi cinque anni, è previsto che debba essere fatto un bando – spiega Furlotti –. Quello che dico è che potevano comunicarmelo con modi molto diversi: mi sono sentito trattato come un numero, mentre per svariati anni mi sono preso cura di questi spazi divenuti un piccolo gioiello, conferendovi decoro. Essere liquidato con due righe sbrigative non è giusto. E ho ricevuto la solidarietà di tanti. Il Comune avrebbe potuto esercitare buon senso, lasciando che mi occupassi io delle rotatorie come facevo da anni fino all’arrivo del nuovo vincitore del bando».
«Nel 2004 mi sono trasferito a Rivalta con l’agenzia di assicurazioni – spiega Furlotti, riepilogando come ha iniziato a farsi carico delle due rotatorie –. Nel 2005 mi è stata assegnata su mia richiesta una rotonda in centro a Rivalta. Rotatoria che ho arredato, spendendo allora 3.500 euro. Dal 2005 alla primavera 2024 l’ho sempre gestita e curata quasi meglio di casa mia. Ogni cinque anni mi arrivava la lettera con la richiesta di rinnovo: per due volte ho risposto di sì, senza bando. Si trattava di un automatismo: io avevo come unico compito di tenere la rotonda in perfette condizioni», aggiunge l’assicuratore.
Quattro anni dopo, nel 2009, Furlotti ha deciso di occuparsi anche della rotatoria più grande, davanti all’agenzia tra via Martiri della Bettola e via Pascal. «Lo scorso maggio mi è arrivata la lettera dal Comune con cui mi è stato comunicato che mi avrebbero tolto la prima rotonda – chiarisce l’assicuratore –. Mi hanno comunicato improvvisamente che non sarebbe più stato possibile che io la gestissi perché ogni cinque anni è previsto un bando. Io mi sono adeguato e sono andato a togliere i cartelli, seccato, perché per tre lustri il rinnovo era avvenuto in automatico. E ora la rotatoria non viene tenuta in condizioni decorose: abbandonata a se stessa. Due settimane fa mi è arrivata la stessa lettera anche per la seconda rotatoria. Mi hanno chiesto di togliere tutto e di ripristinare l’aiuola perché dovevano procedere con il bando. E mi hanno chiesto di lasciare l’albero, un corbezzolo, che ho pagato 1.300 euro. Mi sono arrabbiato perché è stata una lettera fredda di poche righe: io chiedevo solamente un po’ di buon senso. Non discuto la norma, discuto i modi. Ho gestito 19 anni una rotonda, 15 anni la seconda, liquidarmi con tre righe e ordinarmi di togliere tutto per poi lasciare quegli spazi allo sbando, perché chissà quando verranno riassegnate, è un dispiacere. Basti pensare che lo scorso settembre ho speso mille euro per i sassi decorativi nella rotatoria tra via Martiri della Bettola e via Pascal, non pensando, naturalmente, che mi togliessero anche questa».
Furlotti ha scritto una lettera all’amministrazione per esprimere il proprio dissenso. Lettera in cui ha evidenziato il proprio disappunto e il rischio che le aiuole e più in generale queste aree sprofondino nel degrado.
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