Antenne della telefonia: a Reggio Emilia attive 239. Per il 2025 censiti altri 42 siti
La parte del leone la fa Tim, che si candida in 28 aree di ricerca. Segue Vodafone con 25 siti. Iliad ne ha sei, mentre sono sette quelli attribuiti a Wind 3
Reggio Emilia Ciascuno di noi vorrebbe avere ovunque il “campo” necessario per telefonare. Non mancano, però, le proteste di chi teme l’elettrosmog quando sta per spuntare sul suo capo una nuova antenna di telefonia mobile. Alla data dello scorso 30 ottobre nel territorio comunale erano già attive 239 stazioni radio. Le compagnie che le gestiscono propongono per il prossimo anno 96 aree di ricerca in cui installare nuovi impianti. Il programma dettagliato è pubblicato con le relative tabelle nell'albo pretorio del Comune.
Ogni gestore ha presentato in modo autonomo la propria proposta. In alcuni casi tali aree erano sovrapponibili o riconducibili allo stesso ambito territoriale. Perciò il piano dell'ente locale ha accorpato le singole previsioni in siti di ricerca univoci, essendo identiche le zone di interesse. Una volta risolte le residue sovrapposizioni, soprattutto in prossimità del centro urbano, sono stati definitivamente censiti 42 diversi siti di ricerca per le nuove installazioni, ai quali è stato attribuito un codice univoco. La parte del leone la fa Tim, che si candida in 28 aree di ricerca su 42. Segue Vodafone, con 25 siti. Iliad ne ha sei, mentre sono sette quelli attribuiti a Wind 3.
L’ambito territoriale A è toccato tre volte, il B cinque volte, il C sei, il D otto, l’E due volte, l’F tre, il G sette, l'H sei, il CS tre volte. Il regolamento per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telecomunicazione per telefonia mobile, approvato con delibera del consiglio comunale n.131 del 10/07/2023, all’art.10 prevede che tutti i gestori debbano presentare al Comune il proprio programma annuale delle installazioni fisse per la telefonia mobile di norma entro il 30 ottobre di ogni anno. Entro il termine previsto sono stati presentati in successione i programmi di Iliad, Tim, Vodafone e WindTre. Inoltre è stato depositato anche il piano di Inwit, che non viene considerato nel Piano di installazione 2025 in quanto Tower Operator italiano che realizza e gestisce infrastrutture digitali, condivise e multi-operatore. I programmi presentati, seppur con piccole differenze, recavano tutti l’elenco delle aree di ricerca previste per il 2025, l’elenco delle installazioni presenti sul territorio e, in alcuni casi, l’elenco delle riconfigurazioni previste per l’anno 2025. Al fine di redigere il piano di installazione sono state considerate le sole aree di ricerca, intese come ambito territoriale di ampiezza non superiore ai 150 metri di raggio all'interno del quale un gestore si propone di individuare puntualmente un sito per l'installazione di un nuovo impianto. Come previsto dal regolamento il piano 2025 sarà soggetto a pubblicazione per 45 giorni presso l’albo pretorio on-line e potrà essere soggetto a presentazione di osservazioni da parte dei cittadini e di tutti coloro che hanno diritto. Della pubblicazione all’albo pretorio on-line e sul sito internet del Comune sarà data informazione agli organi di stampa, dopodiché il Piano verrà presentato in consiglio comunale come comunicazione all’aula. Contestualmente il piano sarà trasmesso ad Arpae e Ausl, corredato dalla documentazione prodotta dai singoli gestori. © RIPRODUZIONE RISERVATA