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Bretella, Anas promette: pronta per il 15 maggio

Mattia Amaduzzi
Bretella, Anas promette: pronta per il 15 maggio

Ronconcesi e Cavazzoli in difficoltà per il traffico dovuto al mega cantiere per la tangenziale Nord. Affollato l’incontro pubblico con il sindaco

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Reggio Emilia La situazione ormai è diventata invivibile per gli abitanti di Roncocesi e Cavazzoli. Il traffico che si crea ogni giorno per dirigersi verso la via Emilia, non è più sostenibile. La colpa? Il mega cantiere per il completamento della tangenziale Nord e il nuovo sottopasso di via Marx, che hanno portato all’abbattimento del cavalcaferrovia della stessa strada, chiusa ormai da più di un mese. È stato questo il tema unico dell’assemblea pubblica che si è svolta lunedì sera al circolo Arci Rondò, proprio in via Rinaldi, e alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari, il suo vice Lanfranco De Franco e Anna Maria Nosari, dirigente del servizio territoriale dell’Emilia-Romagna di Anas. In platea, invece, presenti i coordinatori delle Consulte A e B, oltre ad Alessandro Aragona, consigliere regionale per Fratelli d’Italia. Il primo a prendere parola è Massari: «La tangenziale Nord è l’opera più importante del territorio, dopo la Mediopadana – ha ammesso il sindaco –. Cerchiamo di ridurre i disagi, ma sono inevitabili. I sacrifici che stiamo facendo adesso saranno un beneficio tra qualche anno. La via Emilia Bis sarà la continuazione della tangenziale fino a Parma, ne stiamo parlando con la Regione per lo studio di fattibilità, per sgravare le nostre frazioni del traffico sulla via Emilia».

Dopodiché è toccato al suo vice De Franco: «Il cantiere sta procedendo in maniera spedita. Alcune delle principali lavorazioni sono state ultimate. La scorsa assemblea è stata utile per capire come procedere. Siamo disponibili a un confronto continuo con i cittadini. Oggi il cantiere comporta dei disagi, ma cominciamo a vedere la meta». Nosari, invece, ha fatto il punto della situazione del cantiere stesso, mostrando al numeroso pubblico le slide con raffigurato sopra lo stato dei lavori. «I quattro sottopassi ferroviari devono essere realizzati a presenza di traffico ferroviario passante. E questo è difficoltoso da mettere in campo, perché per ogni sottopasso sono previsti otto o nove mesi di lavoro», ha spiegato la dirigente territoriale di Anas, che ha ammesso come il sottopasso di via Marx sia «il più difficile da realizzare, perché la tangenziale e la ferrovia sono adiacenti. Per la sua realizzazione ci vorrà circa un anno. Abbiamo anticipato la demolizione del cavalcavia, per le attività di monitoraggio di Rfi da effettuare entro maggio 2025. Si poteva posticipare di un anno, ma di conseguenza anche le altre attività sarebbero slittate di un ulteriore anno». Il cavalcaferrovia è già stato demolito, e sono state avviate le opere di consolidamento del nuovo sottopasso. Per quanto riguarda la nuova bretella sarà aperta tra pochi mesi, ma prima devono essere completati alcuni lavori, come ultimare il viadotto Ferraroni. «Le avverse condizioni meteo hanno rallentato i lavori, perché i sottopassi hanno subito allagamenti. La data dell’apertura è programmata per giugno 2025, ma ci stiamo impegnando per farlo il 15 maggio 2025» ha spiegato Nosari. Una notizia che ha creato qualche mugugno tra i cittadini delle due frazioni presenti in sala. Al termine dell’intervento è iniziato il dibattito che, a poco a poco, si è fatto sempre più acceso. Tanti i residenti che hanno deciso di far sentire la loro voce raccontando i disagi che vivono ogni giorno. Tra le problematiche portate avanti dai cittadini, troviamo il traffico congestionato a Cavazzoli – dovuto alla chiusura di via Marx – oppure i disagi degli agricoltori di quelle zone, i cui terreni sono soggetti ai lavori del cantiere e dunque ad espropri. l © RIPRODUZIONE RISERVATA