Le amiche di Sara Caravella: «Sarai sempre nel nostro cuore»
In chiesa a Ospizio la preghiera per la 56enne morta in un incidente venerdì notte a San Maurizio
Reggio Emilia «Siamo sconvolte, dobbiamo ancora capire cosa sia successo». Si sono riunite tutte, ieri pomeriggio nella chiesa di San Francesco da Paola per una preghiera in suffragio, le colleghe di Serafina “Sara” Caravella, 56 anni, la dipendente della Cir morta tragicamente in un incidente stradale nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Si è trattato di un momento di raccoglimento molto sentito: erano un centinaio le persone che hanno voluto pregare per Sara, quasi tutte donne, ma anche papà con ragazzini, compagni di classe o di calcio del figlio 14enne e amiche della figlia 30enne. Una dimostrazione tangibile di quanto Sara fosse amata e benvoluta.
Quel venerdì sera doveva essere di festa: era stata organizzata una cena per celebrare la pensione dello storico cuoco del self service. Difatti la cena è stata spensierata e all’insegna dell’allegria: nessuno avrebbe potuto immaginare che sarebbe finita in tragedia quando Sara era quasi arrivata a casa. Invece, intorno all’una, una coetanea alla guida di una Fiat Punto stava riaccompagnando la 56enne, seduta sul lato passeggero, quando all’improvviso in via Pasteur la Panda si è scontrata con una Honda Jazz che viaggiava nella direzione opposta: al volante c’era un ventenne, a bordo altri due amici, un 22enne e un 20enne, uno dei quali rimasto gravemente ferito. L’impatto sotto la pioggia è avvenuto in modo frontale e laterale e ad avere la peggio è stata Sara: il suo cuore si è fermato.
Sabato dal Santa Maria Nuova è stata dimessa l’amica che guidava la Panda: gli agenti hanno raccolto la sua testimonianza. Sulla dinamica indaga la polizia locale di Reggio, che visionerà le telecamere stradali presenti in quel tratto di via Emilia per ricostruire con esattezza la dinamica. Il feretro di Sara è sotto procura: oggi il pm di turno, Stefano Finocchiaro, deciderà se far eseguire l’autopsia, in caso contrario la salma sarà restituita ai familiari che potranno fissare la data del funerale. La notizia della tragedia si è diffusa subito tra le colleghe e dipendenti Cir, dove Sara lavorava da ben trent’anni, gran parte dei quali passati al ristorante pizzeria Rita “Gucciardino” di via Guicciardi, la laterale di via Emilia Ospizio subito dopo il passaggio a livello, non lontano dalla chiesa dove ieri si è tenuto il momento di raccoglimento.
Sara abitava in via Zonta a San Maurizio, all’altezza della pizzeria “Da Mimmo”, insieme al figlio. Lascia anche la figlia primogenita, Denise Minieri, residente in provincia. I genitori – arrivati dalla Calabria – hanno eseguito il triste rito del riconoscimento. L’improvviso decesso di Sara ha suscitato un’ondata di cordoglio sui social network. In tanti ne hanno ricordato l’allegria, la voglia di vivere, la gentilezza e l’attenzione per le persone. «Sarai sempre accanto a me, non importa quanto è grande la distanza che ci separa. Sentirò sempre vicino il tuo ricordo e non dimenticherò mai quanto è stato grande l’affetto che ci ha unite – ha scritto un’amica –. Io e te ci siamo divertite insieme: quante avventure, quante risate, anche quante lacrime abbiamo versato... Ma ci siamo sempre state, l’una per l’altra. Un’amicizia durata tantissimi anni. Un’amica è per sempre e tu vivrai sempre nel mio cuore. Non avrei mai immaginato di doverti dire addio, Sara».