Il canto sport speciale dell’Uisp grazie alla corale
L’ente di promozione reggiano attivo nel sociale: 32 cantanti e tanta passione
«Musica, musica ti chiamo musica, ma ho in mente tanti nomi in più». Così cantava Ornella Vanoni, e, ascoltando parlare tre componenti della Corale Uisp, verrebbe in mente che, tra i sinonimi di musica, ci deve essere senz’altro quello della passione. Alda Zarzanelli, Paola Iotti e Margherita Bonicelli, membri della Corale Uisp dagli albori, raccontano con grande semplicità e altrettanto ardore il loro amore per il canto, che è in fondo anche un modo per essere amiche. Una storia che dura quasi cinque lustri e che parte in maniera un po’ informale dalle gite in pullman dell’Uisp.
Musica in viaggio
«Visto che durante il viaggio cantavamo sempre, Antonio Casoli della allora lega sci lanciò l’idea», ricorda Margherita. Ma, come sottolinea allo stesso tempo Alda, «il coro è nato ufficialmente nel 2001, grazie a Bruno Veronesi e Mirella Loschi, che ne hanno seguito passo dopo passo lo sviluppo». Per le tre signore, «Il coro, oltre al piacere di cantare, rappresenta amicizia, solidarietà, socializzazione, stimolazione della memoria e della lettura ed è anche un’ottima ginnastica respiratoria». Nel corso della chiacchierata, arrivano i ricordi di tante prove, tante esibizioni. Spiega Paola: «In Emilia-Romagna, abbiamo cantato in teatri, sale concerto, feste popolari, rassegne concertistiche, trasmissioni televisive su emittenti locali e feste della montagna. Abbiamo partecipato a giornate di confronto con corali nazionali ed estere, in Slovenia e in Croazia. C’è anche un impegno molto concreto nel sociale: ci siamo esibiti in ospizi, scuole, carcere e centri sociali di Reggio e provincia».
Canzoni per i 70 anni
Fiore all’occhiello, una speciale partecipazione al settantesimo anniversario dell’Uisp in Sala del Tricolore: «Abbiamo cantato proprio nella sala municipale, e abbiamo ricevuto i complimenti dai dirigenti nazionali perché la nostra provincia era l’unica ad avere una corale», ricordano le signore. Inizialmente, a guidare i coristi, sono state le insegnanti Francesca Canova e Giuseppina Poli. Ora, da una dozzina d’anni, a dirigere la corale c’è il maestro Luciano Bonacini, che, è il parere unanime, «è ben disposto a insegnare i canti a noi, non più giovanissimi, con pazienza, affetto e benevolenza».
Paola rimarca: «Con la direzione di Bonacini, il repertorio, da esclusivamente popolare, si è allargato a diversi settori, canti di montagna, canzoni di compositori, brani lirici, canti socio-religiosi e classici».
La Corale è inserita tra le attività dell’area benessere Uisp, e si rivolge a una platea di potenziali cantanti di età oltre i 55 anni. Il requisito principale è quello, ovviamente, di avere una certa predisposizione al canto. Attualmente, i coristi sono 32. A volte, si aggiungono ospiti speciali come solisti per alcune esibizioni. Grazie alla particolare sensibilità del diirettore, si sono svolti anche dei workshop per coinvolgere persone malate in un vero e proprio progetto sociale: «Penso a quanto avvenuto alla casa di riposo di Gavassa. Un ammalato con difficoltà di parola che è riuscito a cantare “La vera gioia”, suscitando in tutti grande commozione», chiosa Alda. Ogni componente degli organismi direttivi ha il proprio compito: dalla segreteria all’adattamento testi, dalle presentazioni alle ricerche dei testi, e tutti i coristi sono dotati di tre divise, da indossare a seconda del luogo in cui debba avvenire l’esibizione. Le prove si svolgono tutti i martedì sera nella sede Uisp di via Tamburini a Reggio. Chi fosse interessato ad unirsi alla grande famiglia della Corale può rivolgersi al Comitato chiamando lo 0522 267213. l
© RIPRODUZIONE RISERVATA