Neve e migliaia di utenze in blackout, i sindaci della montagna contro Enel: «Risposte parziali e incerte»
La abbondanti nevicate hanno provocati molti guasti. Ferrari per l’Unione montana: «Tutto fa pensare a mancate manutenzioni e mancati investimenti per innovare le reti in montagna»
Castelnovo Monti «Ho partecipato insieme ad altri sindaci della montagna a una call con i referenti di zona Enel, in merito alla situazione che si è venuta a creare a seguito dell’ondata di maltempo e consistenti nevicate. Devo purtroppo dire, anche a nome degli altri sindaci dell’Unione Appennino, ma in linea pure con i sindaci di Baiso e Viano, che stiamo ricevendo ancora risposte parziali e incerte a queste urgenze». Sono parole del sindaco di Castelnovo Monti e presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, Emanuele Ferrari, che in una note della sera di lunedì 9 dicembre aggiunge: «Qui siamo alle prese con un problema che riguarda in montagna diverse migliaia di utenze: solo a Castelnovo Monti si parlava di 1.000 utenze disconnesse dalla rete elettrica questa mattina, questa sera dovremmo essere arrivati a circa 300, ma grossi problemi si registrano ancora a Casina, a Carpineti, a Villa Minozzo, a Vetto, con frazioni ancora del tutto isolate dalle linee e almeno una cinquantina di famiglie senza luce. Ma per noi è anche difficile quantificare esattamente le dimensioni del problema, perché da Enel riceviamo risposte “variabili” a seconda dei momenti. E non abbiamo neanche una indicazione di “tempo limite” certo entro cui questi problemi saranno superati».
Conclude il presidente dell’Unione: «Spiace dover ricordare, perché credevamo che fosse lampante, che in montagna questa interruzione assume contorni di enorme gravità, si lasciano abitazioni e frazioni senza luce e il più delle volte senza riscaldamento, in un territorio in cui l’età media dei residenti è elevata e con molte fragilità, in un momento in cui il freddo è molto acuto e proprio in questi minuti sta anche ricominciando a nevicare. Non sappiamo se Enel non abbia personale sufficiente per far fronte all’emergenza, e nemmeno se, come sembra di cogliere, l’origine di questi problemi sia da ricondurre a mancate manutenzioni e mancati investimenti per innovare le reti in alcune zone della montagna, o se sia soltanto la pesantezza della neve. Ora la priorità assoluta è superare l’attuale fase emergenziale, ma dovremo poi metterci attorno a un tavolo per capire questi aspetti e prendere le dovute risoluzioni, insieme a tutti i sindaci della provincia, perché tali emergenze non si ripetano».