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Parcheggio ex Zucchi: il Comune di Reggio Emilia studia un piano per riprendersi la gestione

Massimo Sesena
Parcheggio ex Zucchi: il Comune di Reggio Emilia studia un piano per riprendersi la gestione

La convenzione con Reggio Parcheggi compie 12 anni e il bilancio è negativo sia per il pubblico sia per il privato

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Reggio Emilia Si narra che tra gli uffici comunali, più o meno dalla primavera scorsa, si aggiri uno spettro, ancorché sui generis, perché oltre a spaventare un po’ chi dovesse trovarselo di fronte, potrebbe invece costituire un autentico momento di svolta rispetto al passato. Stiamo parlando del parcheggio della Ex Caserma Zucchi – attualmente in gestione alla società Reggio Parcheggi – che però potrebbe tornare sotto il controllo del Comune. La gestione del parcheggio nel grande cortile della Ex Caserma Zucchi – si ricorderà – faceva parte della contropartita prevista nel project-financing mirato alla costruzione di un grande silos sotterraneo in piazza della Vittoria. Una grande opera che sventrò per anni la piazza che collega i due principali teatri cittadini e, scatenò un mare di polemiche – con creazioni di comitati di cittadini, ricorsi alla Sovrintendenza e altri esposti – andando a costituire l’indesiderata eredità che l’ultimo esecutivo di Graziano Delrio lasciava alla prima giunta del suo successore Luca Vecchi. Che proprio negli ultimi mesi del suo secondo mandato ha iniziato ad affrontare il tema di un clamoroso ma del resto inevitabile dietrofront.

 

Bilancio negativo
Oltre a un ulteriore impoverimento della zona dal punto di vista commerciale, con tanti negozi, anche storici, dell’Isolato San Rocco che hanno dovuto alzare bandiera bianca, l’operazione Park Vittoria – al netto anche di inchieste giudiziarie che hanno lambito alcuni amministratori della società di gestione – non ha certamente portato i benefici che qualcuno aveva teorizzato. In primo luogo perché Reggio Parcheggi non è riuscita a piazzare (vendere) tutti i posti auto del park sotto la piazza. Si pensi che all’inizio erano previsti tre piani di garage sottoterra e alla fine ne sono stati costruiti soltanto due, per circa 200 posti auto. E di questi, circa la metà cercherebbero ancora un acquirente.

Doppio rovescio
Invero, se esistessero le medaglie con due rovesci, questo sarebbe il caso: un rovescio è costituito dall’impresa che ha fatto male i calcoli e si ritrova con mancati introiti con cui sperava di non dover fare i conti. L’altro rovescio, che però in questo caso sta a metà tra la società Reggio Parcheggi e l’amministrazione comunale riguarda i numeri del parcheggio all’interno dell’Ex Caserma Zucchi. Augusta sede reggiana dell’Ateneo di Modena e Reggio, se a Palazzo Dossetti ci fossero le aule della facoltà di Matematica gli studenti potrebbero studiare la legge dei grandi e dei piccoli numeri in relazione all’utilizzo quotidiano degli stalli del parcheggio della Ex Zucchi, ai prezzi orari che tanti definiscono decisamente troppo alti. Invero, il tema dei prezzi del parcheggio della Zucchi è stato un compagno di viaggio della giunta Vecchi e ora si ripropone, come la più pesante delle peperonate sul tavolo della giunta Massari. Con una differenza, sostanziale: stavolta la possibilità di invertire la rotta e trasformare una criticità in una opportunità, c’è tutta. Giovedì, la delibera che sancisce l’avvio del progetto Park Vittoria compie esattamente 12 anni. Un tempo sufficiente per rivedere tutti i patti stipulati all’epoca tra la società Reggio Parcheggi e il Comune.

Mandato esplorativo

Non a caso, uno degli ultimi atti della giunta Vecchi è stata proprio una delibera in cui si dava mandato ai tecnici comunali di studiare tutti i pro e i contro di una eventuale ridiscussione del contratto. Tra gli argomenti a favore vi sarebbe la grande potenzialità di un grande parcheggio così vicino al centro che ha davvero pochi altri esempi nelle città delle medesime dimensioni di Reggio. Senza contare che nella partita potrebbero – in linea teorica – rientrare anche i posti auto ancora invenduti. Tanta carne al fuoco, fin troppa, direbbe qualcuno, affrettandosi peraltro a sottolineare che – così come ci sono gli argomenti a favore – esistono, e sono altrettanto ingombranti, gli argomenti contro a questo ritorno del parcheggio della Zucchi sotto l’egida pubblica. Uno, grande come un parcheggio, è quello del ristoro che il privato potrebbe legittimamente chiedere per togliere il disturbo. E la quantificazione (la trattativa) di questa sorta di buona uscita è probabilmente una delle valutazioni che stanno alla base del mandato esplorativo che il Comune ha dato ai tecnici con la delibera della giunta uscente. I tempi Anche perché i tempi sono, per così dire, maturi. Al 31 dicembre scade il contratto con il Consorzio Tea, la società che gestisce per conto del Comune i parcheggi in città. E alla vigilia di questa scadenza, proprio il Consorzio ha fatto la prima mossa chiedendo un adeguamento in termini economici che in qualche modo risarcisca il gestore di alcuni mancati introiti, ad esempio, durante il periodo del Covid. Ecco che questa vertenza detta i tempi della partita parcheggi e come primo atto, la giunta Massari dovrà decidere come rispondere alla richiesta di Tea e l’orientamento sembra essere quello di prorogare la convenzione, per il tempo necessario per mettere a punto un nuovo piano generale della sosta in cui potrebbe rientrare in futuro, anche Park Vittoria (per la parte ancora invenduta) e Park Zucchi. Entro fine anno il Comune dovrà rispondere a Tea, probabilmente con una proroga. Poi inizierà la definizio del nuovo piano parcheggi. Magari con la Zucchi dentro.l © RIPRODUZIONE RISERVATA