Popolazione in aumento a Fabbrico, Castelnovo Sotto e Reggiolo. Cresce il disagio giovanile
Nel 2023 per la prima volta i minori hanno superato gli adulti come numero di utenti per i servizi di salute mentale
Reggio Emilia Calano le imprese, ma aumenta la popolazione. Crescono gli occupati, ma si assiste a un incremento anche del disagio giovanile. E ci si trova di fronte a numerosi poveri “invisibili” emersi per chiedere sostegno pubblico. Questa parte della fotografia restituita dal XII Rapporto sulla coesione sociale, curato dalla Camera di Commercio, in collaborazione con la Fondazione Manodori. Un quadro che mostra come tra incertezze e buone notizie, luci e ombre, la società e l’economia reggiana siano alla ricerca di nuovi equilibri e identità dopo le macerie del Covid.
Le incertezze si riferiscono, soprattutto, alla difficoltà che riguarda l’industria, per cui a fine anno si prevede un calo della produzione dell’1,5%, a un andamento della cassa integrazione che ha fatto segnare un +142% nei primi nove mesi del 2024 (quasi interamente grava sulla manifattura) e a un andamento negativo delle esportazioni, dovuto, ad esempio, alle difficoltà di Paesi come la Germania. Sullo sfondo il tessuto imprenditoriale e sociale, nel 2023, sottolinea il Rapporto, si è rafforzato nel Pil, nel reddito delle famiglie, negli occupati, nella qualità della vita, in una sanità che, malgrado la carenza di personale, ha assicurato un rilevante aumento del numero delle prestazioni, l’apertura del Cau di Reggio il 20 dicembre 2023 e l’ampio recupero degli interventi chirurgici bloccati nel lungo periodo della pandemia. Il Rapporto camerale, curato anche per il 2023 da Gino Mazzoli, psicosociologo, si muove in profondità nella realtà reggiana. «Si tratta di elementi molto importanti – rimarca il presidente della Camera di Commercio dell’Emilia, Stefano Landi – che si affiancano ancora a fragilità esplose con il Covid e non rientrate (il disagio giovanile, tra queste, associata a una maggiore vulnerabilità del lavoro), ma che hanno consentito al territorio un irrobustimento tanto più importante alla luce delle criticità».
Sul fronte della popolazione (530mila abitanti), si registra una crescita, per la prima volta dopo cinque anni, con 2.300 abitanti in più. «L’aumento è trainato soprattutto dagli stranieri – spiega Mazzoli –. La percentuali degli stranieri passa dal 12,2 al 12,5 e continuano a crescere le acquisizioni di cittadinanza (7mila negli ultimi due anni), segnale di una società capace di integrare». L’aumento della popolazione riguardato 36 dei 42 comuni: in testa Fabbrico, Castelnovo Sotto e Reggiolo. In ambito economico, sia il numero delle imprese registrate (53.925) sia di quelle attive (48.333) subisce una variazione, in entrambi i casi, leggermente superiore alle mille unità, con l’aggravio più pesante nelle costruzioni (521 aziende in meno), ma anche per l’industria e il commercio. Aumentano, invece, i servizi alle imprese (+44) e alla persona (+50). Il Pil cresce dell’1,1 per cento, ma con pesi assai diversi tra i comparti.
«La Camera di commercio raddoppia le risorse a disposizione delle imprese (oltre 9 milioni di finanziamenti diretti) soprattutto per sostenere export e processi d’innovazione digitale, ma è evidente che servono interventi strutturali di politica economica nazionale», puntualizza Landi. Per il capitolo sanità, aumenta in disagio psichico, con l’area di maggiore sofferenza rappresentata dai minori. Nel 2023, con un aumento del 16% che li ha portati a 11.658, per la prima volta i minori hanno superato gli adulti come numero di utenti per i servizi di salute mentale. «Il disagio psichico dei minori ci interroga – afferma l’assessore Carlo Pasini –. Il Rapporto è una fotografia che va analizzata nel dettaglio per provare ad adattare politiche e servizi in risposta ai nuovi bisogni del contesto reggiano». «La Fondazione Manodori – spiega il presidente Leonello Guidetti – cerca di concentrare l’impegno nell’ascoltare e cercare di comprendere le esigenze dalla nostra comunità, ponendo attenzione alle persone fragili, alle situazioni di disagio e alle categorie deboli. E i risultati di questo Rapporto sulla coesione sociale ci aiutano a focalizzare le priorità per rispondere e intervenire in modo efficace».l