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Fenomeno Geolier, re secondino che da Napoli parla all’Italia intera

Francesca Capacchione*
Fenomeno Geolier, re secondino che da Napoli parla all’Italia intera

«Lavoravo in una fabbrica di lampadari e lasciare quel lavoro per mio padre era inconcepibile»

19 novembre 2024
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Geolier, nome d’arte di Emanuele Palumbo, è uno degli artisti che hanno rapidamente guadagnato attenzione nella scena musicale italiana, particolarmente nel genere rap e trap, arrivando nel 2024 ad un grande traguardo della sua carriera: salire sul palco del Festival di Sanremo. La sua musica è diventata virale non solo per il suo ritmo molto coinvolgente, ma anche per i suoi testi profondi che riflettono la sua vita. Le tematiche delle sue canzoni spaziano dall’amore passando per l’amicizia fino alle esperienze di crescita personale. Il suo stile? È caratterizzato da una fusione di rap e melodie tipiche della tradizione musicale napoletana che lo rende particolare e riconoscibile.

Il re“secondino”

Geolier è nato a Napoli il 23 marzo del 2000 in uno dei quartieri più difficili, Secondigliano, ma lui ritiene che le sue origini rappresentano una fortuna. «Crescere a Secondigliano ti dà una marcia in più» ha detto nel 2019 ospite del programma televisivo Noisey. «La mia è stata un’infanzia da grande. Ho fatto le mezze giornate a lavoro quando ancora andavo a scuola. Non ho mai chiesto soldi a mia mamma. Me li metteva lei sul comodino». Napoli, con la sua cultura e i suoi problemi sociali, è una fonte continua di ispirazione per Geolier, che riesce a trasmettere nelle sue canzoni le emozioni e le storie della sua gente. L’amore di Emanuele per il suo quartiere è contenuto nel suo nome d’arte: geolier in francese significa secondino, nome appunto degli abitanti di Secondigliano.

Addio fabbrica

Geolier già a 12 anni scrisse la sua prima canzone e capì fin da subito che il rap poteva essere il suo futuro. Diverse erano le opinioni dei suoi genitori, soprattutto quando decise di lasciare la scuola e la fabbrica in cui lavorava per dedicarsi alla musica. «È difficile abbandonare un posto di lavoro per fare musica» ha raccontato in un’occasione a Fanpage, giornale on-line con sede proprio a Napoli. «Lavoravo in una fabbrica di lampadari e lasciare quel lavoro per mio padre era inconcepibile». Inizialmente, come ha raccontato lui stesso, non si sentiva pronto a pubblicare un singolo, così scrisse al rapper e produttore discografico Nicola Siciliano. «Vedendo Nicola che era fortissimo, lo contattai subito». Nacque così “P Secondigliano” ovvero “per Secondigliano”, un inno alla vita di strada. Dalla pubblicazione di quella canzone si può dire che la sua carriera iniziò a prendere forma. Iniziò pubblicando i suoi primi brani su piattaforme digitali, attirando rapidamente l’attenzione del pubblico e degli esperti del settore. I suoi primi lavori hanno riscosso un ottimo successo e gli hanno consentito di avere un gran numero di fan. Il 2020 è stato l’anno che gli ha portato più fortuna, grazie soprattutto alle collaborazioni con altri artisti del genere rap e trap, che hanno ulteriormente potenziato la fama che si stava conquistando, permettendogli di esplorare nuovi ambiti e prendendo spunto da essi. Queste collaborazioni non hanno soltanto arricchito la sua musica, ma hanno anche aiutato a far conoscere la cultura musicale napoletana a un pubblico più ampio.

Filo diretto con chi ascolta

Nelle canzoni di Geolier, i temi ricorrenti includono la vita di strada, la resilienza e le relazioni. La sua musica spesso riflette esperienze personali e sociali, permettendo agli ascoltatori di mettersi in contatto con le storie che racconta. La grande capacità di Geolier di parlare attraverso la musica è significativa: riesce infatti a trasmettere emozioni profonde e a rappresentare in modo intenso la realtà che vive e osserva, rendendo le sue canzoni sia un intrattenimento e sia una forma per esprimersi. Inoltre per la sua capacità musicale ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti che hanno messo in luce il suo talento e la sua originalità.

Tra tradizione e novità

In conclusione, l’eredità di Geolier si sta rivelando importante per la musica napoletana e per il mondo musicale italiano in generale. La sua capacità di mescolare tradizione e innovazione gli ha permesso di collocarsi tra gli artisti di riferimento per il futuro. Per chi ancora non lo conoscesse, questo vuole essere è un invito a scoprire la sua musica: le sue canzoni raccontano storie profonde, riflettendo sulla vita e sulle sue esperienze.  

*Studentessa del liceo Chierici di Reggio Emilia

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