Aumenta il numero di incidenti e feriti, ma cala il numero dei morti
Indagine Istat: le strade peggiori Autosole e via Emilia
Reggio Emilia Nell’indagine Istat sugli incidenti avvenuti in Emilia-Romagna nel 2023, c’è un dato che salta all’occhio, e che dimostra quanto la provincia di Reggio Emilia stia facendo un ottimo lavoro per quanto riguarda la prevenzione sul tema della sicurezza stradale. L’indice di mortalità dal 2,1 del 2022 è passato a 1,5 nel 2023, risultando in questo modo addirittura il più basso di tutta l’Emilia, e terzo in regione dietro a Rimini e Forlì Cesena. Questo fa sì che Reggio sia al di sotto anche della media regionale, che si assesta attorno all’1,7. Questo è sicuramente merito, anche e soprattutto, del grande lavoro di prevenzione fatto nelle scuole in questi ultimi anni. Diversi operatori delle forze dell’ordine, in particolare della Polstrada, si stanno prodigando per andare a parlare di sicurezza stradale ai bambini e ragazzi di tutte l’età, dalla scuola elementare fino alle superiori, spiegando loro i rischi e i pericoli in cui si può incorrere.
Infatti, se si vanno a osservare le cause più frequenti degli incidenti, come il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la guida con manovre irregolari, si può notare come in alcune persone ci sia una scarsa percezione del pericolo. E con persone si intendono tutte le fasce d’età, non solo i più giovani. Non si capisce che guidare con una velocità eccessiva, o tenere il telefonino in mano, possano essere fatali e causare incidenti. I dati rilasciati nell’indagine Istat, però, dimostrano come gli sforzi fatti in questo ultimo periodo da parte delle forze dell’ordine e dalla varie associazioni, stiano finalmente dando i frutti sperati. In questo modo, dunque, Reggio Emilia sta portando avanti un esempio virtuoso in tutta la regione, se si va ad analizzare i numeri delle altre province. Sia Modena che Bologna hanno un indice della mortalità pari a 1,9, aumentato rispetto al 2022. Parma e Ravenna dell’1,7, mente altre realtà come Piacenza e Ferrara, addirittura al 2,0, ovvero di molto superiore alla media regionale. l © RIPRODUZIONE RISERVATA