Il Nas sequestra 130 chili di carne in una rivendita di alimenti etnici
Durante il blitz riscontrata l’assenza di informazioni sulla tracciabilità
Reggio Emilia Ammonta a 130 chili il quantitativo di carne posto sotto sequestro dai carabinieri del Nas (il Nucleo Antisofisticazione) in una rivendita di alimenti etnici a Reggio Emilia. La merce sequestrata in via amministrativa comprende preparazioni alimentari a base di carne (non suina), per un valore commerciale di 2mila euro, privi delle informazioni obbligatorie sulla rintracciabilità. È stata inoltre riscontrata l’omessa predisposizione, nel manuale di autocontrollo aziendale, delle procedure relative alla rintracciabilità dei prodotti commercializzati. Per tali violazioni, al legale responsabile sono state inflitte sanzioni pecuniarie per 3.500 euro.
Le attività del Nas si inseriscono nell’ambito degli accertamenti che hanno l’obiettivo di contrastare la diffusione della peste suina africana. I carabinieri del Nas di Parma hanno effettuato anche un’altra ispezione per approfondire le condizioni igienico-sanitarie in un’altra attività commerciale, questa volta a Modena. L’obiettivo primario delle due ispezioni era verificare l’eventuale presenza di carne suina priva delle necessarie informazioni sulla rintracciabilità, condizione che potrebbe rappresentare un grave rischio per la diffusione della peste suina. Sebbene non siano state rinvenute carni suine non rintracciabili, sono emerse altre irregolarità. A Modena, in particolare, le attività si sono concentrate in un supermercato etnico, dove sono stati sequestrati 70 chili di prodotti di carne (salsicce di pollo e di bovino), del valore commerciale di circa 600 euro, privi delle informazioni obbligatorie, relative alla rintracciabilità. Al legale responsabile dell’attività è stata inflitta una sanzione pecuniaria di 2mila euro.l © RIPRODUZIONE RISERVATA