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Laura Musi influencer dell’Appennino: «È splendido: va valorizzato di più»

Riccardo Mandurino
Laura Musi influencer dell’Appennino: «È splendido: va valorizzato di più»

Su Instagram e Youtube promuove il trekking in quota

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Sono la spina dorsale della penisola italiana, nonché una delle catene montuose più caratteristiche che rendono il nostro Paese speciale nel mondo: gli Appennini. Sono parte della nostra storia da millenni e ospitano i borghi più belli del Belpaese, oltre a vaste aree naturalistiche come il Parco Nazionale Tosco-Emiliano che ha sede proprio nella nostra provincia. Saperlo vivere, descrivere e raccontare non è da tutti, ma Laura Musi con i suoi video sui social ci è riuscita molto bene. Parmigiana, titolare di un negozio di abbigliamento, mamma di due figli, nel tempo libero ama passeggiare e raccontare le nostre montagne sui social network per farle conoscere. Il suo pensiero è semplice: «Il nostro Appennino non ha nulla da invidiare alle Alpi, ci sono cascate e monti splendidi, ma bisogna saper valorizzare questo patrimonio e fare manutenzione».

Laura ci spiega com’è nata l’idea. «Ho iniziato pubblicando delle foto delle mie gite su Instagram, poi dopo poco tempo la gente ha iniziato a chiedermi informazioni sui percorsi. Vedendo altri video su YouTube di persone che frequentavano i monti dell’Appennino ho deciso anche io di iniziare a documentare le gite con brevi video». Tutto nato per gioco insomma, ma oggi conta numeri importanti, infatti ha più di 7 mila seguaci su Instagram (@lalla.outdoor) L’e alcuni video su YouTube hanno superato le 15 mila visualizzazioni. Piano piano le cose si sono fatte sempre più serie, tanto che «mi fermano per strada per farmi i complimenti per quello che faccio». Iniziare a fare passeggiate in montagna è per tutti, ma va fatto con consapevolezza infatti: «Il mio consiglio per iniziare a fare trekking in Appennino è scegliere percorsi ad anello, dove sia facile parcheggiare, trovare un rifugio dove mangiare immersi nella natura e poi ritornare al punto di partenza. Fortunatamente nella parte reggiana, sentieri e punti ristoro sono ben presenti e molto curati, come anche le strade per salire sulle montagne in auto». La manutenzione è un altro tema fondamentale per incentivare il turismo locale, infatti spiega: «Il Cai è importantissimo e fa tanto, ma nelle mie avventure ho conosciuto tantissimi gruppi di persone locali, anche giovanissimi, che puliscono i sentieri per amore della montagna. Bisogna valorizzare questi volontari».

Il turismo in Appennino passa specialmente dalla cura delle sue fragilità, infatti non bisogna mai dimenticarsi delle tante criticità. Secondo Laura è possibile competere con il Trentino, ma spiega: «Bisogna continuare ad investire in modo diligente in percorsi, rifugi e strade». Laura ai suoi follower ha consigliato diversi percorsi da affrontare nel fine settimana nel Reggiano: «Muniti di imbragatura omologata, è molto bella la Ferrata della Balze del Malpasso che è classificata come facile. Il percorso si estende sul fiume Dolo e ha due ponti tibetani molto carini. Offre anche la possibilità di fare una via più difficile con una parete in verticale. Consiglio anche il Monte Ventasso e il Cusna, ma attenzione alla nebbia che si può trovare ad alta quota». Laura ha un proprio canale su YouTube e una pagina Instagram, dove si chiama con il nome d’arte @lalla.outdoor. La sua passione contagiosa è un invito, a chi non lo ha ancora scoperto, al trekking sull’Appennino. A breve, farà altri video su località note e amate dai reggiani e non solo. «Ho in programma di tornare sull’Alpe di Succiso e in alcune località della zona fra il Cerreto e il Lagastrello». l © RIPRODUZIONE RISERVATA