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La sentenza

Reggio crocevia del narcotraffico, fioccano condanne per oltre 300 anni di carcere

Ambra Prati
Reggio crocevia del narcotraffico, fioccano condanne per oltre 300 anni di carcere

L’operazione “Aspromonte Emiliano” sgominò un’associazione a delinquere del boss Romeo. Pene pesantissime per 34 imputati

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Reggio Emilia Un totale di 336 anni di carcere. La sentenza in rito abbreviato del gup di Bologna Andrea Salvatore Romito sull’associazione a delinquere dedita al narcotraffico ha accolto quasi in toto le richieste dell’accusa, il pm della Dda di Bologna Roberto Ceroni, che ha ottenuto pene pesantissime per 34 imputati considerati ai vertici (una quindicina i crotonesi residenti nel Reggiano, mentre resta in ordinario un filone che si aprirà in tribunale a Reggio per le figure minori).

Iniziata nel 2021 e conclusasi nel maggio 2023, l’operazione “Aspromonte Emiliano” – dello Scico della Guardia di Finanza di Bologna, coordinata dalla Direzione antimafia distrettuale e da quella nazionale – ha scoperchiato impensabili alleanze tra diversi gruppi di criminalità organizzata. La ’ndrangheta crotonese e reggina era in affari per dividersi i proventi di un fiume di cocaina “telecomandata” tra Reggio Emilia e la Calabria: in mezzo i produttori con i cartelli sudamericani, i porti olandesi di Anversa e Rotterdam, gli albanesi principali acquirenti, i cinesi specializzati nel riciclaggio dei proventi milionari con bonifici via Hong Kong. È nella nostra provincia che si sono registrati la maggior parte degli episodi contestati: nei frequenti viaggi su e giù per la penisola, il Reggiano era il “deposito” preferito, la base per smistare tonnellate di polvere bianca in tre continenti. Al vertice c’era il boss Giuseppe Romeo, della ’ndrina di San Luca (Rc), che da latitante in Spagna per due anni ha impartito ordini: per lui 20 anni di reclusione. Il giudice ha fatto un distinguo: riconosciuta per tutti l’associazione a delinquere, mentre è stata esclusa l’aggravante dell’agevolazione del metodo mafioso («al fine di agevolare l’attività della consorteria di ’ndrangheta Romeo-Staccu di San Luca»).

Anche così, con la caduta di alcuni reati e il bilanciamento tra reati in continuazione e lo sconto di un terzo dell’abbreviato, le pene sono state massicce. Quelle più elevate hanno riguardato i capi dell’associazione: oltre a Romeo, il braccio destro Pietro Costanzo (20 anni, avvocati Luca Cianferoni e Vincenzo Belli), Giuseppe Condello 18 anni (avvocato Vincenzo Belli) e Francesco Silipo 18 anni con l’esclusione della recidiva (avvocato Mattia Fontanesi). Silipo, nato a Crotone e residente a Gualtieri, detto “bastarda galera” per la sua espressione di disappunto preferita, è il fratello di Salvatore Silipo, ucciso a 29 anni il 23 ottobre 2021 nell’officina Dante Gomme a Cadelbosco Sopra dall’ex titolare Dante Sestito di 71 anni. Non c’è alcun legame tra quel fatto e questo procedimento.

Gli altri condannati: Teresa Alfi, 5 anni; Francesco Barbera, 12 anni; Simone Bumbaca, 6 anni; Giuseppe Cardaciotto, 14 anni; Giuseppe Cistaro, 44 anni, nato a Crotone e residente a Sant’Ilario d’Enza, 14 anni; 6 anni a Niko Costanzo, 29enne nato a Catanzaro e residente a Quattro Castella e 8 anni a Rosario Costanzo, 59enne nato a Petilia Policastro (Catanzaro) e residente a Quattro Castella (fratello e padre di Pietro, difesi dall’avvocato Federico De Belvis); Alessio Drago, 30enne detto “Pino il chimico”, nato a Cariati (Cosenza) e domiciliato a Cadelbosco Sopra, 12 anni; Claudio Fava, 41enne nato a Scandiano e residente a Reggio, 10 anni (avvocato Carmen Pisanello); Vincenzo Ferrida, 10 anni; Luca Frustillo, 3 anni e 6mila euro di multa; Giovanni Generoso, 29enne nato a Guastalla residente a Gualtieri, 7 anni; Fortunato Giorgi, 16 anni; al 28enne Giuseppe Giorgi 10 anni; al 24enne Giuseppe Giorgi 10 anni; Nertil Hoxhaj, albanese 38enne residente a Cadelbosco Sopra, 12 anni; Gennaro Lonetti, 36enne nato a Cariati (Cs) e residente a Gualtieri, 15 anni; Massimiliano Masi, 10 anni; Domenico Napoli, 9 anni e 4 mesi; Daniele Pezzella, 6 anni e 30mila euro di multa; Emiliano Ponticelli, un anno; Francesco Procopio, 12 anni; Ervin Proshka, 9 anni e 4 mesi; Costanzo Sanna, 60enne originario di Sassari residente a Reggiolo, ex carabiniere già condannato per il cosiddetto casolare della droga, 6 anni e 8 mesi; Francesca Santoriello, 3 anni e 14mila euro di multa; Michele Saracino, 12 anni; Francesco e Ottavio Sirto, 3 anni e 5mila euro di multa ciascuno; Ankeloid Tuci, 12 anni; Francesco Ventura, 44enne nato a Isola Capo Rizzuto (Cz) e residente a Poviglio, 4 anni e 6 mesi più 20mila euro di multa; Chunxiong Ye, un anno. 

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