«La mia Valencia sta soffrendo: aiutatemi a mandare cibo agli alluvionati»
Lucia Peris Aliaga da sei anni vive a Reggio Emilia ed è originaria della zona colpita dal Dana: «Sto cercando qualcuno disposto ad occuparsi della spedizione: i costi sono molto onerosi»
Reggio Emilia «È stata una settimana molto dura. Soprattutto quando i primi giorni non sono riuscita a mettermi contatto con i miei famigliari a Valencia perché è venuta a mancare la luce, l’acqua, tutto. Ho due cugine che non sono ancora riuscite a rientrare in casa: il fango l’ha invasa». Lucia Peris Aliaga ha 29 anni ed è originaria di Valencia, precisamente di Meliana, un paesino situato nella comunità autonoma Valenzana, a nord-est della città. A Reggio Emilia ci vive da sei dopo che, nel 2018, al termine di uno scambio Erasmus, in città ha trovato prima il lavoro e poi l’amore. Di lei abbiamo scritto sulla Gazzetta due settimane fa raccontando del progetto che ha lanciato nella nostra provincia insieme ad un’amica originaria di Barcellona, Elisabeth, conosciuta ad un corso di spagnolo: “Aperitivo con arte”, format itinerante tra ristoranti ed aziende agricole che permette ai partecipanti di liberare la propria creatività dipingendo una tela mentre sorseggiano un aperitivo e si godono uno stuzzichino.
Il ricavato del loro prossimo evento (già sold out), in programma domani al ristorante “La grande mela” di Cella, sarà devoluto all’emergenza alluvione a Valencia, dove le vittime sono oltre 200 e il Dana – acronimo spagnolo di “depressione isolata ad alta quota”, ovvero il fenomeno meteorologico estremo che ha travolto la Spagna – sta continuando a causare piogge. Nello specifico, le quote dei partecipanti saranno destinate all’acquisto di cibo, pannolini e di altri beni di prima necessità per i suoi concittadini valenciani. Alcuni giorni fa con una storia Instagram postata sulla pagina di “Aperitivo con arte” (@aperitivoconarte), la 29enne ha annunciato una spedizione di aiuti a Valencia, invitando fosse interessato a partecipare a contattarla. Raggiunta al telefono, ci ha spiegato che sarà un invio contenuto («ho solo un garage in cui contenere quanto spedirò») e di essersi già messa in contatto con l’amministrazione di Meliana. Manderà gli aiuti al Comune, che poi li farà avere al Banco Alimentare di Valencia, l’organizzazione che ha attivato un dispositivo di aiuto di emergenza e trasformato lo stadio Mestalla in un deposito di beni di prima necessità per gli alluvionata. «Sto cercando qualcuno disposto ad occuparsi della spedizione dato che i costi sono molto onerosi», spiega. «In caso contrario, pagheremo con i soldi che stiamo raccogliendo per gli alimenti». E riguardo alla decisione di donare alla causa il ricavato dell’evento di “Aperitivo con arte”: «Elisabeth è stata la prima a chiamarmi dopo avere sentito cosa era accaduto a Valencia e ad appoggiare l’idea – racconta Lucia –. Mi subito hanno scritto anche diversi amici, offrendosi di mandarmi dei soldi in modo che fossi io a comprare quello che davvero può servire». Parlando con la sua famiglia e le sue amiche, diverse delle quali hanno perso la casa, spiega che quello che è accaduto, dal loro punto di vista, era inimmaginabile nelle dimensioni in cui si è presentato. «Tanti miei amici erano nei centri commerciali a fare la spesa mentre mia cugina stava tornando a casa in autostrada ed è rimasta bloccata lì, nessuno sapeva – racconta –. Ci saranno molte cose da accertare. Per il momento, però, uscire dall’emergenza è la priorità». l © RIPRODUZIONE RISERVATA