Alessandro Haber a Guastalla con “La coscienza di Zeno”
Primo appuntamento della stagione al Ruggeri con lo spettacolo diretto da Paolo Valerio
Guastalla Lunedì 4 novembre alle 21 va in scena il primo appuntamento della nuova stagione teatrale 2024-25, il teatro Ruggeri di Guastalla ospiterà “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo con protagonista Alessandro Haber diretto da Paolo Valerio. Lo spettacolo, che ha debuttato con successo a Trieste - città di Svevo - ad ottobre 2023 in occasione del centenario della pubblicazione del capolavoro sveviano, riprende ora il tour nazionale nella stagione 2024-2025.
L’operazione è firmata dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e da Goldenart Production ed è inserita in un ampio progetto di Paolo Valerio, direttore dello Stabile, volto alla valorizzazione dei giacimenti culturali di Trieste e del suo territorio che ha ispirato nel Novecento scrittori fondamentali e antesignani nella letteratura europea. Lo spettacolo scaturisce dal lavoro di una compagnia meticolosamente orchestrata - la compongono oltre ad Alessandro Haber, Alberto Fasoli, Valentina Violo, Stefano Scandaletti, Ester Galazzi, Emanuele Fortunati, Francesco Godina, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo - e da uno stimolante intrecciarsi di dimensioni e linguaggi scenici: con Paolo Valerio collaborano Marta Crisolini Malatesta per la scena e i costumi, Gigi Saccomandi per le luci, Alessandro Papa per i video e Oragravity per le musiche. Lo spettacolo restituisce l’affascinante complessità del milieu in cui Svevo concepisce e ambienta il romanzo e ne illumina i nodi fondamentali e potentemente antesignani attraverso l’inedito adattamento, nato dalla collaborazione fra Paolo Valerio e Monica Codena.
Hanno lavorato attentamente sull’innovativa scrittura sveviana su interessanti scelte di messinscena e su un protagonista fuori da ogni cliché come Alessandro Haber. Sarà lui a coniugare la profondità e l’ironia surreale di Zeno Cosini, a tratteggiarne complessità e fragilità, senso d’inadeguatezza e successi, auto assoluzione e sensi di colpa, la nevrosi e quell’incapacità di sentirsi “in sintonia” con la società, che lo porteranno sul lettino del Dottor S e alla scrittura del diario psicanalitico… Aspetti che si rispecchiano potentemente nelle contraddizioni dell’uomo contemporaneo, e lo rendono un personaggio attuale e teatralissimo nella sua surrealtà, nei suoi divertenti lapsus e ostinazioni, nelle sue intuizioni che ancora ci scuotono. Paolo Valerio concretizza sulla scena la fascinazione dell’analisi che il protagonista fa della propria esistenza e del suo mondo interiore, sdoppiando il personaggio di Zeno e rendendo così quasi tangibile il dialogo che egli ha con sé stesso, il confronto con la sua “coscienza”, lo sguardo partecipe e allo stesso tempo scettico che pone sui ricordi e gli eventi della sua vita.l © RIPRODUZIONE RISERVATA