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Il gatto Tuffolo ritrovato dopo due mesi: da Gualtieri è arrivato a Boretto

Nicolò Valli
Il gatto Tuffolo ritrovato dopo due mesi: da Gualtieri è arrivato a Boretto

Si è introdotto in una casa ed è stato riconsegnato ai proprietari grazie all’Arma

01 novembre 2024
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Boretto Quando è stato riconsegnato ai proprietari, le lacrime si sono trattenute a stento. Era scappato a fine estate da una casa di Gualtieri; è stato ritrovato in pieno autunno in via Villamaggiore a Boretto. «Tuffolo è tornato a casa» hanno scritto Paola e Mario su Facebook, non potendo fare altro che ringraziare i carabinieri della stazione di Gualtieri e la signora Stefania Bigliardi, colei che ha ritrovato il gattino di soli cinque mesi, in un modo del tutto fortuito.

Si è così conclusa nel modo migliore una storia che ha coinvolto due famiglie, le forze dell’ordine e che ha visto, aspetto non scontato di questi tempi, un utilizzo dei social nel modo corretto e funzionale. «Era mercoledì mattina, ho aperto la porta di casa e un gatto si è letteralmente intrufolato all’interno – racconta Bigliardi –. In realtà erano già un paio di giorni che girava nelle nostre zone, ma non riuscivamo capire di chi fosse. Per fortuna Tuffolo è finito nella famiglia giusta: con me vivono un altro gatto, un cane e un grande criceto. L’ho coccolato e gli ho dato da mangiare: non era malnutrito e tramite Facebook ho segnalato il ritrovamento». In quel momento, il processo per restituire l’animale ai proprietari è stato davvero rapido, anche perché il felino presenta una macchia sul naso: «Sono stata contattata sui social network da un carabiniere che mi diceva di aver riconosciuto quel gatto, appartenente a una famiglia gualtierese. Mi sono mostrata molto disponibile e così, nel giardino di casa, ci siamo incontrati. L’emozione – conclude la donna – era davvero forte da parte di tutti». Boretto e Gualtieri sono separati da pochi chilometri, ma il gatto potrebbe anche essere stato trasportato da qualcuno. L’importante, comunque, è stato il lieto fine, cristallizzato dall’immancabile foto di rito.  © RIPRODUZIONE RISERVATA