Le zucche di Lello impantanate dopo il maltempo le raccolgono a mano i giovanissimi atleti del “San Fao”
Il trattorino dell’agricoltore bloccato dal fango nei campi di San Faustino: a risolvere il problema i giovani della società sportiva insieme a parenti e allenatori
Rubiera Le zucche sono impossibili da raccogliere col trattore? Nessun problema. Ci pensano i giovani calciatori e le giovani calciatrici di domani. Questa è una bella storia di solidarietà e spirito di comunità, che arriva da San Faustino di Rubiera e vede protagonisti i calciatori della storica società sportiva locale, l’Atletico San Faustino, noto come “San Fao”.
Le settimane di piogge intense e maltempo hanno reso difficile anche il lavoro nei campi, rendendo i terreni fangosi al punto da essere inaccessibili persino per i trattori più piccoli. Un problema con cui si è dovuto confrontare Lello, anziano proprietario di un appezzamento agricolo situato accanto alla chiesa e agli impianti sportivi del paese. Lello, figura molto conosciuta e grande appassionato di calcio, è stato per decenni calciatore, allenatore e poi dirigente sportivo proprio dell’Atletico San Faustino. Il suo campo era pieno di zucche pronte per la raccolta, ma per lui era ormai impossibile procedere con il trattorino, come faceva abitualmente.
Raccontando le sue difficoltà ad alcuni abitanti del paese, la notizia si è diffusa rapidamente, come spesso accade nelle piccole comunità. Gli attuali dirigenti del “San Fao” hanno quindi deciso di aiutare il loro predecessore, lanciando un appello a tutti gli atleti delle varie squadre che fossero disponibili. Nel pomeriggio di martedì, quelli che non erano impegnati in allenamenti o partite si sono ritrovati nel campo (quello delle zucche) insieme agli allenatori e a qualche parente volenteroso. Con un po’ di organizzazione sugli “schemi di raccolta”, in meno di un’ora hanno estratto tutte le zucche dal terreno fangoso e le hanno riposte ben in ordine nel magazzino del proprietario. Al ritorno a casa, chi doveva lavare tute, pantaloncini e scarpe si sarà probabilmente messo le mani nei capelli, ma in questo periodo dell’anno è un piccolo prezzo da pagare per un’esperienza all’aperto e soprattutto solidale.
Questa iniziativa ha permesso da una parte a Lello di avere tutte le zucche al sicuro e dall’altra al gruppo di calciatori di vivere un’esperienza sicuramente diversa e insolita. I giovani hanno anche avuto l’opportunità di conoscere qualche dettaglio in più sulle caratteristiche e la coltivazione delle zucche, una presenza storica nell’agricoltura, nella cucina e nella tradizione della pianura emiliana, ben prima che la festa di Halloween ne ampliasse la popolarità. Soddisfatti del lavoro, i dirigenti della società sportiva hanno commentato: «Un grande esempio di generosità e disponibilità da parte di ragazzi, ragazze e genitori di ogni età della zona di San Faustino e dintorni che si sono messi a disposizione. Insieme si può, anche fuori dal campo da calcio». «I giovani atleti del San Faustino han fatto preparazione atletica, diciamo, col sollevamento zucche. Tutte salve. A mano, una per una. Il miracolo del Grande Cocomero. Di tortelli ce ne vengon fuori», racconta sorridendo il sindaco di Rubiera, Emanuele Cavallaro, originario proprio di San Faustino. «Non posso che fare i complimenti a tutti quanti – aggiunge il primo cittadino – è davvero una bella vicenda, di quelle che possono avvenire in modo così spontaneo solo nei piccoli paesi».l © RIPRODUZIONE RISERVATA