Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia E’ stato condannato a 4 anni con un reato riqualificato in atti sessuali su minore (anziché violenza sessuale su minore di anni 14) l’educatore spirituale. Gli sono state riconosciute le attenuanti e decisa l’interdizione perpetua all'insegnamento e divieto di avvicinamento ai minori e ai luoghi dei minori, per un anno e mezzo obbligo di segnalare i suoi spostamenti alle forze dell'ordine. Il giudice Andrea Rat si è riservato sulla richiesta di domiciliari: ha 3 giorni di tempo per decidere. Il pubblico ministero Maria Rita Pantani aveva richiesto una condanna di 7 anni, 10 mesi e 10 giorni di reclusione. La richiesta includeva anche la libertà vigilata, con una pena iniziale che partiva da 10 anni, poi ridotta grazie al rito abbreviato. 

L'abuso di autorità e la manipolazione

L’uomo, 52 anni, residente a Reggio Emilia, è accusato di aver approfittato della sua posizione di educatore per avvicinarsi a una quattordicenne e instaurare con lei una relazione manipolativa. Gli abusi sarebbero iniziati durante un ritiro spirituale, quando la ragazza, in un momento di vulnerabilità emotiva, è stata indotta a subire atti sessuali. 

L’arresto e l'inizio delle indagini

L’arresto era avvenuto a Caorle, dove  era stato fermato e trasferito nel carcere di Pordenone. Lo assiste l’avvocato reggiano Liborio Cataliotti. L’inchiesta era scattata il 24 maggio 2023, quando la madre della quattordicenne si era rivolta ai carabinieri. La famiglia aveva iniziato a sospettare che fosse accaduto qualcosa dopo un ritiro di tre giorni a Viserbella, in provincia di Rimini. Il cambiamento d’umore della minore aveva spinto la madre a indagare, fino a quando una sorella ha scoperto nel suo telefonino una chat con l’indagato dal contenuto inequivocabile. Messa alle strette dalla madre, la minore aveva raccontato dei rapporti con l’uomo.