Reggio Emilia, sfiniti da un’alluvione senza fine: «È un incubo»
Pioggia nel weekend, nuovo invito delle istituzioni a restare nei piani superiori
Cadelbosco Un incubo senza fine. Continua l’allerta meteorologica, tanto è vero che per l’intera giornata di oggi è stata diramata un’allerta arancione sull’intero territorio provinciale. Massima attenzione nei Comuni più colpiti dall’alluvione che si è abbattuta su Reggio a partire dallo scorso sabato notte. Da Piazza Prampolini, in continuità con quanto consigliato dalla Prefettura 24 ore prima, si ricorda l’importanza di soggiornare ai piani interrati e alti. Permane lo stato di criticità sulle arginature del torrente Modolena e del canale San Silvestro, vicino all’autostrada del Sole. A Reggio, le vie a rischio allagamenti sono via Malatesta, via Carlo Marx, via San Biagio, via Tosini, via Cella all’Oldo e via Felesino.
La Protezione civile e la polizia locale vigileranno durante la notte ma intanto il Comune fa sapere di voler realizzare un censimento dei danni a imprese e cittadini, in attesa che sia riconosciuto lo stato di calamità naturale. È possibile segnalare in autonomia quanto accaduto entrando nella procedura di Segnalazione e Reclami del Comune di Reggio Emilia, scrivendo nell’oggetto la parola “Alluvione 2024” e poi descrivere la tipologia di problema subito.
È evidente che l’allerta arancione crei ulteriori pensieri alle famiglie e a chi da più giorni sta vivendo un vero e proprio dramma. La pioggia sta gradualmente diminuendo, ma le nuove precipitazioni rischiano di far tornare gli alluvionati al punto di partenza.
A Castelnovo Sotto c’è movimento attorno all’argine del cavo Cava, vicino ai laghetti di Camporanieri: «Stiamo ripristinando l’argine con le ruspe e gli scavatori – dichiara Roberto della ditta Gazzini–. Il peggio dovrebbe essere passato, anche se le piogge previste nelle prossime ore non aiutano di certo. Noi avevamo già lavorato nel post alluvione di Modena, ma questa situazione è davvero tosta. Proviamo comunque a fare il possibile a tutela dei nostri concittadini, ma per il ritorno alla normalità ci vorrà ancora un mese».
Anche a San Biagio la situazione non è troppo diversa anche se una residente, Maria Concetta Locorotondo, lascia trasparire un minimo di ottimismo: «C’è stato un innalzamento del canale, anche se non abbiamo avuto allagamenti in casa – dice –. Al momento ci riteniamo fortunati, anche se bisogna sempre seguire l’evolversi di questa situazione complessa».
A Cadelbosco Sotto, frazione di Cadelbosco Sopra a due chilometri da Villa Seta, la polizia locale si dà il cambio con quella provinciale e quella di Stato per presidiare via Leonardo da Vinci e via Bastiglia. Alcune strade sono sbarrate e accessibili solo ai residenti e lavoratori. C’è chi, nonostante tutto, non ha intenzione di rinunciare al footing: «Ci hanno avvertito di evitare i piani bassi di notte per questi giorni – fa sapere Flavio –. Sono stati giorni di tensione ma ci siamo sentiti tutelati da parte delle istituzioni. Bisogna però essere consapevoli di come la manutenzione sugli argini sia assente. Il letto del fiume è diventato un bosco. Il livello del Crostolo è tornato ad abbassarsi ma è presto per cantare vittoria».
In via Bastiglia abita Bruno Lotti: «Sono preoccupato perché il Cava e il Crostolo sono vicini alla mia casa e sono possibili nuovi allagamenti – precisa –. Sabato notte mi hanno avvisato alle 5 dell’allerta, dicendomi di andare al riparo ai piani superiori, che io però non ho. Qua l’acqua non è arrivata ma sono in pensiero. È una situazione che non ho mai provato in 20 anni di residenza qui».
Al bar hotel Gemmi il titolare è realista: «Qui non si parla d’altro, monitoriamo ora per ora la situazione. Speriamo non ci sia un peggioramento con altre piogge».
Corina abita invece nella vicina via Quarti e il suo sfogo, da mamma e da donna, è indicativo del momento: «La situazione è tragica, viviamo con la paura. L’acqua sta arrivando verso di noi ed è quello che ci preoccupa maggiormente. Io abito al piano superiore ma in ogni caso non sono serena, siamo circondati dai torrenti e non sai cosa aspettarti. Ho una figlia di 14 anni che sta provando a fare la sua vita, ma è difficile. Stiamo vivendo un incubo – conclude –. Speriamo finisca nel minor tempo possibile».
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