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Dopo l’esondazione del Rodano

Il grido di dolore di Gavassa: «Non dimenticatevi di noi»

Serena Arbizzi
Il grido di dolore di Gavassa: «Non dimenticatevi di noi»

I residenti di via Koch sono alle prese con la conta dei danni: «Servono lavori urgenti per ripristinare l’argine e garantire sicurezza in futuro»

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Reggio Emilia «Chiediamo di non essere lasciati soli: a casa nostra ci sono danni ingenti e quando siamo venuti a vivere qui non potevamo certo prevederli. Ci servono aiuti economici». I residenti di via Roberto Koch, a Gavassa, hanno assistito all’esondazione del Rodano che, nottetempo, ha invaso le loro case tra sabato e domenica. E ora chiedono di non essere abbandonati. Il sindaco Marco Massari, dopo essere passato abitazione per abitazione con la Protezione civile Naviglio di Canneto sull’Oglio (Mantova), ha fatto un nuovo sopralluogo a Gavassa. «Sono intervenuti con le attrezzature necessarie per togliere l’acqua – commenta l’attivista ed esponente politico Giancarlo Setti, residente in via Vertoiba –. La palizzata che delimita i canale ha ceduto ulteriormente a causa del persistere dell’acqua. Sono stati piantati pali che avrebbero dovuto sostenere il terrapieno della pista ciclabile ma cedevano già in precedenza e occorre fare qualcosa, visto il grande afflusso d’acqua. È ora che l’argine venga rifatto».

Anche altri cittadini chiedono che vengano approntati gli interventi necessari per prevenire i danni e garantire la sicurezza dei residenti, in vista di fenomeni che mai prima d’ora si erano manifestati in questa zona e che preoccupano molto. La situazione di Gavassa rimane critica in via Koch e su alcune abitazioni di via Vertoiba: i vigili del fuoco sono al lavoro dalla serata di domenica per raccogliere – attraverso pompe idrauliche di grandi dimensioni – importanti volumi di acqua frutto dell’esondazione del Rodano. Acqua che viene deviata in canali di bonifica poco distanti, attraverso un fossato in piena campagna. Operazione che ha comportato la chiusura del tratto di via Vertoiba interessato e che impegnerà i vigili del fuoco ancora per diverse ore. Si va normalizzando invece la viabilità all’interno di tutto il territorio comunale di Reggio Emilia.

Entro mercoledì, infatti, buona parte delle strade chiuse durante il week end a causa dell’emergenza legata al maltempo, dovrebbero essere ripulite da fango e detriti garantendo così la ripresa della viabilità sulla rete stradale. Ieri, inoltre, si è svolto il sopralluogo dei tecnici comunali per cercare di fare una prima stima dei danni subiti dal canile e gattile comunale di via Felesino. Infine, sono state fatte le verifiche in tutte le scuole per poterne garantire l’apertura in sicurezza in data odierna. Dalla mattinata dello scorso sabato, quando è scattata l’emergenza, Protezione civile e Polizia locale hanno effettuato oltre 30 interventi, prestato aiuto a 11 persone che si sono dovute allontanare da casa. Sono 29 le pattuglie di Polizia locale, per un totale di oltre 60 agenti, che nel fine settimana scorso sono state impegnate in interventi a supporto dei cittadini, nella messa in sicurezza delle strade e nel monitoraggio di sottopassi, ponti e del livello di corsi di acqua. Per sabato il comando ha utilizzato 12 pattuglie, 14 domenica di cui tre nel turno notturno e 13 sono previste nella giornata di oggi. La Protezione civile reggiana ha mobilitato 60 volontari, una decina di persone a turno divisi su tre servizi all’interno delle giornate di sabato e domenica. l © RIPRODUZIONE RISERVATA