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Il dramma di Cadelbosco Sopra: si rompono cinque argini

Mauro Pinotti
Il dramma di Cadelbosco Sopra: si rompono cinque argini

Un migliaio di persone costretto ad abbandonare le proprie abitazioni: Le acque del Crostolo invadono campi, aziende e casolari di campagna

21 ottobre 2024
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Cadelbosco Sopra Più che il fiume Po, che sta comunque raggiungendo il livello di allarme, a fare paura sono stati torrenti e canali. Brusco risveglio e domenica drammatica per la popolazione residente nella zona a destra della Provinciale 63R, da via Quarti a Cadelbosco Sotto a Villa Seta, fino al confine con la frazione di Santa Vittoria di Gualtieri, costretta ad abbandonare le proprie case per la rottura di un argine del torrente Crostolo oltre alla rotta, in quattro punti degli argini del Canale Tassone chiamato anche Canalazzo e del Cavo Cava. L’allarme è scattato già nella notte, con l’avvertimento di salire ai piani alti e di evitare qualsiasi spostamento se non necessario. Poi la situazione è peggiorata e l’argine del Crostolo ha ceduto, formando una voragine di una ventina di metri.

Il punto di rottura più grave è avvenuto nei pressi dell’ex azienda Menozzi e dell’ex polo logistico Accorsi sull’ex statale 63 tra Santa Vittoria e Cadelbosco Sotto. È rimasto sott’acqua l’allevamento di suini della Tenuta San Vincenzo e si sta lavorando per salvare 3mila maiali. Per quanto riguarda l’allevamento Biopig, già dalle prime ore di ieri si sono viste decine di camion per evacuare in zone più sicure e asciutte altri 3000-3500 capi. Le cause della rottura degli argini sono da addebitare alle forti piogge che hanno ingrossato i canali. La forte pressione esercitata dalla corrente, da un lato ha rotto un tratto di argine del Crostolo mentre dall’altro lato del canale Tassone, e si sono avute altre rotture verso Bagnolo in Piano. L’acqua ha iniziato ad allagare le prime aziende e case sotto gli argini per poi propagarsi nei campi in direzione di Villa Seta, provocando centinaia di sfollati.

Le zone off limits riservate solo ai residenti sono: via Leonardo da Vinci Sp 63R dalla rotatoria nei pressi dell’albergo hotel Gemmi di Cadelbosco Sotto a Santa Vittoria, via Bastiglia, via Liuzzi, via Nuova per Seta, via Garibaldi, via per Santa Maria, via Dall’Oldo (ponte sul Crostolo), via Cantina. Il Comune di Cadelbosco Sopra ha provveduto ad allestire un punto di accoglienza all’ex bocciodromo in via Galilei 15 e le persone evacuate hanno potuto recarsi lì, per registrarsi per ricevere i pasti ed affrontare la notte. Le forze dell’ordine – dai carabinieri alla polizia stradale, a polizia locale e polizia provinciale – sono all’opera per bloccare le strade per lasciarle libere ai residenti o ai mezzi d’emergenza. Squadre dei vigili del fuoco e della Saf sono sul posto munite di canotti per soccorrere le persone che sono rimaste isolate. Il personale parasanitario, giunto su diverse ambulanze, ha prestato soccorso a persone disabili o allettate. Ironia della sorte, era prevista un’esercitazione provinciale di protezione civile “Crostolo 2024” che doveva svolgersi da giovedì a sabato scorsi e che doveva interessare i comuni di Casina, Vezzano sul Crostolo, Albinea, Quattro Castella, Reggio Emilia, Castelnovo Sotto, Cadelbosco Sopra, Gualtieri e Guastalla, nonché Reggiolo e Luzzara. Per i paesi dell’Unione Terre di Mezzo e dell’Unione Bassa Reggiana, l’esercitazione si è trasformata in una vera e propria emergenza, mettendo alla prova tutte le forze in campo. L’allerta è rimasta fino alla mezzanotte di domenica. La Sp63R è rimasta chiusa al traffico e per precauzione sono stati chiusi i tratti delle strade Bellingambo, Ospedaletto, Gazzo, Magnano e Ponte Portine. Mauro Ferrari, residente nella frazione di Villa Seta, intervistato sulla situazione ha dichiarato: «Erano 45 anni che non si vedeva una cosa del genere, da quando nel 1979 è crollato un pezzo di argine del Tassone ma l’acqua non era mai arrivata in questa zona». l © RIPRODUZIONE RISERVATA