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La tragedia di Leguigno

Fiaccolata in ricordo di Marco Gentili ucciso dal proiettile di un cacciatore

Fiaccolata in ricordo di Marco Gentili ucciso dal proiettile di un cacciatore

Gli organizzatori: «Un omaggio a un amico, no a strumentalizzazioni». Martedì il funerale del 68enne

21 ottobre 2024
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Casina Si terrà lunedì 21 ottobre a Leguigno, alle 19.30, la fiaccolata in ricordo di Marco Gentili, il 68enne tragicamente scomparso mercoledì, colpito da un colpo di fucile vagante mentre si trovava in un bosco della frazione. A ucciderlo è stato un proiettile vagante sparato da un cacciatore impegnato in una battuta di caccia al cinghiale. Gli amici, i parenti e la comunità di Leguigno si riuniranno davanti alla casa di Marco per poi raggiungere, a piedi, la chiesa del paese. Alle 20 seguirà la recita del rosario.

Chi ha organizzato l’iniziativa non vuole sentir parlare di una manifestazione contro la caccia. «Fin da quando abbiamo avuto questo pensiero - ci spiegano gli organizzatori - dai primi messaggi che ci siamo scambiati abbiamo puntualizzato che avremmo camminato con le candele da casa di Marco alla chiesa semplicemente come omaggio e ricordo del nostro amico, dicendo esplicitamente che questo momento non avrebbe dovuto essere coinvolto in alcun modo in diatribe o speculazioni sulla pratica della caccia. Con questo specifico intento abbiamo chiesto la possibilità di organizzarla anche alla famiglia di Gentili, i suoi figli e i fratelli, e anche loro tengono a questa modalità di semplice ricordo. E questo sarà, lo ribadiamo con forza anche a chi pensa di usare questo momento per altri scopi». Concludono gli amici: «Quello che è successo è un trauma per tutta la comunità, e vogliamo evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione, in questo momento proprio non ce n'è bisogno». Il funerale si terrà invece martedì 22 ottobre, alle 14.30, sempre nella chiesa di Leguigno, il paese di cui era originario e dove era tornato a vivere stabilmente dopo la pensione. La famiglia ha chiesto che eventuali offerte vengano devolute alla Croce Rossa di Casina, associazione alla quale l’infermiere dedicava tempo e passione. L’uomo lascia la moglie Stefania, i figli Marta e Gabriele, il fratello Augusto (psichiatra) e la sorella Giusy (dirigente scolastica). La procura di Reggio Emilia sta conducendo le indagini sulla morte. Gli indagati per omicidio colposo sono due: un uomo e il nipote. Le armi usate durante la battuta di caccia sono state sequestrate per essere sottoposte a esami balistici. l © RIPRODUZIONE RISERVATA