Gazzetta di Reggio

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La tragedia di Leguigno

«Ho visto Marco morire davanti ai miei occhi»

Miriam Figliuolo
«Ho visto Marco morire davanti ai miei occhi»

Parla l'amico del 68enne: erano insieme a raccogliere castagne quando è stato ucciso da un proiettile

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Casina «Sono devastato. Marco era un mio carissimo amico, facevamo volontariato insieme alla Croce Rossa: spesso in servizio fianco a fianco».

Era a poca distanza da Marco Gentili, l’amico Marco Costi, quando il 68enne si è accasciato a terra in una pozza di sangue nel bosco di Leguigno, mercoledì mattina, mentre i due erano a castagne.

Un attimo prima il rumore provocato dall’esplosione di alcuni colpi di fucile in successione aveva squarciato il mormorio del bosco, reso ancora più ovattato dalla fitta nebbia.

La preparazione come volontario ha consentito a Costi di capire al volo cosa era necessario fare e, pur nella disperazione, ha messo in pratica quanto gli era stato insegnato.

Purtroppo le manovre di rianimazione cardiopolmonare, da lui praticate dieci secondi dopo che l’amico, ormai in grave shock emorragico, aveva cessato di respirare, non sono servite a strappare Gentili alla morte.


Tragici momenti che, anche ieri mattina, Costi, già sentito nell’immediatezza dei fatti, ha dovuto ripercorrere davanti agli inquirenti, al comando dei carabinieri di Castelnovo Monti.

«Non posso entrare assolutamente nel merito di quanto è successo – si affretta a dire appena lo raggiungiamo al telefono –. C’è un’istruttoria in corso e i carabinieri si sono raccomandati. Non posso dire nulla su quanto successo».

Ma all’onda delle emozioni, Costi, non può porre freni. Ed è comprensibile. «Sono devastato. Una cosa così, mai successa... – ripete più volte –. Non stavamo neppure raccogliendo castagne in quel momento. Facevamo delle chiacchiere. Era da tanti giorni che non ci vedevamo e Marco aveva voglia di parlarmi, di raccontare del viaggio dal quale era appena tornato», si lascia andare.

Marco Gentili, infatti, era rientrato a Leguigno da poco, dopo avere affrontato il cammino di Santiago di Compostela, conferma l’amico.



Un’esperienza unica anche e soprattutto dal punto di vista spirituale e interiore e che Gentili non vedeva l’ora di condividere con gli amici. Anche per questo si era dato appuntamento con Costi: la raccolta di castagne nel bosco di proprietà dell’amico per il 68enne sarebbe stata l’occasione di raccontare quanto di bello aveva vissuto in questo viaggio.

Doveva essere un momento di condivisione e allegria, immersi nella natura che Gentili amava tanto, pregustando la gioia di un buon raccolto.

E invece è successo ciò che nessuno si poteva immaginare: «Non vedeva l’ora di raccontare e invece è finita così... Non so. Forse era questo il suo destino... e io? Io ci sono rimasto in mezzo, per me sarà una croce».