Marco Gentili ucciso da uno sparo nel bosco: sono due i cacciatori indagati
Sono stati sentiti a lungo per cercare di ricostruire l’incidente costato la vita al 68enne. Conferito l’incarico per l’autopsia
Casina Sono due i cacciatori indagati per la tragica morte di Marco Gentili. Entrambi sono stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di omicidio colposo. Un atto necessario per tutti gli accertamenti che dovranno stabilire da quale fucile è stato esploso il colpo mortale. Entrambi, sono stati sottoposti a un lungo interrogatorio già nella giornata di mercoledì in caserma a Castelnovo Monti alla presenza del magistrato di turno, Denise Panooutsopoulos, titolare del fascicolo di indagine. Si tratta di un pensionato di 77 anni, incensurato, e di un altro compagno della battuta di caccia al cinghiale che si è svolta a Leguigno mercoledì mattina. Le armi usate durante la battuta di caccia sono state sequestrate. Oggi pomeriggio giovedì 17 ottobre è stato conferito l'incarico per l'autopsia sul corpo di Gentili, un passaggio fondamentale per gli accertamenti sulla sua morte.
Dalle prime ricostruzioni, l’uomo è stato raggiunto da un proiettile nella zona inguinale, mentre raccoglieva castagne nel bosco con un amico. Le indagini dell’incidente sono a cura dei carabinieri della compagnia di Castelnovo Monti e del comando provinciale di Reggio Emilia che anche giovedì mattina sono tornati sul luogo dell’incidente, anche con i droni.
L’incidente
Mercoledì 16 settembre intorno alle 9 l’incidente: Gentili era con un amico nel bosco a raccogliere castagne. In corso nella stessa zona c’era una battuta di caccia al cinghiale. Si sarebbero uditi tre colpi, uno lo ha raggiunto. L’amico ha tentato di rianimarlo, ma è morto nel giro di pochi istanti. La procura indaga per omicidio colposo.