Sigarette, una tassa da 5 euro per salvare il sistema sanitario
Idea dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom): il tabagismo causa oltre 93mila euro l’anno
Roma L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) ha proposto di aumentare il prezzo delle sigarette di 5 euro a pacchetto per ridurre il consumo di tabacco e finanziare il Servizio Sanitario Nazionale (Ssn). Questa misura, sostenuta da diverse istituzioni, mira a generare fino a 13,8 miliardi di euro l’anno, destinati a rafforzare la sanità pubblica e finanziare campagne di prevenzione, soprattutto per i giovani. Il tabagismo è un problema significativo in Italia, causando oltre 93mila morti all’anno e costando più di 26 miliardi di euro. Oltre a essere la principale causa di tumore al polmone, è legato anche a molte altre malattie, come quelle cardiovascolari e respiratorie. In Italia, nel 2023, si registrano quasi 40mila nuovi casi di tumore al polmone, con un tasso di fumatori del 24,5% tra gli adulti. Preoccupa l’aumento del fumo tra le donne e, di conseguenza, della mortalità per carcinoma polmonare.
L’iniziativa #SOStenereSSN è appoggiata da varie istituzioni e personalità politiche, tra cui Maria Domenica Castellone, vicepresidente del Senato, che ha presentato un emendamento in merito. Castellone sottolinea che una tassa di scopo sulle sigarette potrebbe sostenere il Ssn e contribuire all’assunzione di personale sanitario. La senatrice Beatrice Lorenzin ha ricordato che nel 2014 aveva proposto una misura simile, ma fu bloccata da resistenze politiche. Intanto, il 62% degli italiani si dichiara favorevole all’aumento del prezzo delle sigarette, che attualmente costano circa 6 euro per pacchetto, uno dei più bassi in Europa. Paesi come Francia e Regno Unito hanno già adottato prezzi più elevati, arrivando a oltre 12 euro a pacchetto. Secondo gli esperti, l’aumento del prezzo può ridurre significativamente il consumo di tabacco e contribuire al controllo del tabagismo, come suggerito anche dalla Banca Mondiale e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La campagna vedrà il lancio di un sito web, opuscoli e spot per sensibilizzare il pubblico sui danni del fumo e sulle nuove misure proposte. «Prevedere una tassazione specifica per colpire solo i prodotti da tabacco sarebbe un errore e non rappresenterebbe un approccio efficace e giusto per la tutela della salute pubblica – afferma invece la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) –. Non si può infatti ignorare che il tabacco non è l’unico prodotto che grava sulla salute pubblica: i superalcolici, il consumo eccessivo di zuccheri, e persino il “cibo spazzatura” sono elementi che hanno un impatto significativo sulla salute dei cittadini e sui costi per il Ssn – afferma il presidente Alessandro Miani – Eppure, questi prodotti vengono spesso esclusi dalle iniziative di tassazione mirata, come quella proposta per le sigarette. Se si ragiona nell’ottica di aumentare le tasse su beni dannosi per la salute, bisognerebbe valutare un approccio più completo, che prenda in considerazione una vasta gamma di prodotti potenzialmente nocivi». l